1919, la pace dopo la grande guerra

di Giovanni Bernardini

Incontri e convegni , Presentazione libro

Organizzata a Parigi nel 1919 fra i Paesi usciti vincitori della Grande Guerra, la Conferenza di pace aveva lo scopo di ridisegnare la cartina geopolitica dell’Europa e di parte del mondo: oltre che stilare i trattati di pace con le potenze centrali uscite sconfitte dal conflitto.

Al centro dei lavori: la spartizione delle colonie, l’ammontare dei danni di guerra, la posizione da tenere verso la Russia bolscevica.

Molto si è discusso sulle speranze e le delusioni che essa generò, sulla mancata corrispondenza tra i proclami di principio e la Realpolitik delle soluzioni, e soprattutto sulle sue conseguenze di medio e di lungo periodo, dall’ascesa del nazionalsocialismo alla crisi odierna in Medio Oriente.

Lo storico Giovanni Bernardini, autore del libro ‘Parigi 1919. La conferenza di pace’ (Il Mulino) colloca gli eventi nel loro contesto storico originale, segnato dal crescente dissidio tra i vincitori, offrendo al lettore gli strumenti necessari a comprendere quanto e in che modo il processo di pace abbia influenzato gli sviluppi globali dei decenni a venire.

Giovanni Bernardini è Marie-Skodowska-Curie Fellow presso lo European University Institute di Firenze dopo essere stato ricercatore all’Istituto Storico Italo-Germanico di Trento e docente delle Università di Bologna, Padova e Trento.

Per Il Mulino ha già pubblicato ‘Nuova Germania, antichi timori. Stati Uniti, Ostpolitik e sicurezza europee’ ha curato ‘Dialogo vince violenza. La questione del Trentino-Alto Adige/Südtirol nel contesto Internazionale’ e ‘L’età costituente. Italia 1945-1948’.

Nella fotografia: da sinistra a destra: Lloyd George, Vittorio Emanuele Orlando, Georges Clemenceau e Woodrow Wilson.

Costi

ingresso libero