2° Palio delle Contrade Città di Trento

Manifestazioni ed eventi

Lo Magno Magistero de le Contrade existima cosa sommamente justa ac honesta Ke li Arcieri o sia Arcuarii de ciascheduna Contrada de la Terra de Trento se reunischano a dì nove de lo Mese de Septembre ad hora terzia vesperale sotto l’Almo Palagio Praetorio acciò se rinnovelli ne lo spirito de l’Arte nostra de Arcuarii la seculare Tenzone co lo Arco antiquo et sic se restituisca ad esse lo pristino splendore et dignitate. Vale.
Tridentio, die IX Me.s Sept.s Anno MMI Nostrae Salutis
Il Priore Stefanum Grassis

Molte le novità per questa 2ª edizione di questa contesa medievale con archi storici, disputata tra 24 arceri, tre per contrada.
Il numero delle Contrade partecipanti sale a 8 - Todesca, Orvesei, S. Benedetto, Marcello Vecchio, S. Maria, Larga, S. Maria Maddalena, S. Martino - ed esse si contenderanno il palio, una faretra imperiale creata da Paolo Tomasi, lo scorso anno conquistato dalla S. Maria.
Parteciperanno inoltre due nuove squadre, quella della Val di Sole (con i 14 comuni di Caldès, Cavizzana, Commezzadura, Croviana, Dimaro, Malè, Mezzana, Monclassico, Ossana, Peio, Pellizzano, Rabbi, Terzolàs e Vermiglio) e quella tedesca di Ergolding, le quali sfideranno gli arceri che si sono contraddistinti nel 2000 il 9 settembre, prima del palio vero e proprio.
Inoltre i giochi non saranno ad eliminazione, ma a punti, guadagnati dagli arceri nelle varie prove (tiro alla feritoia, all'arciera, alla canna).

LA STORIA
La disfida arcieristica restituita alla Città di Trento dall’Associazione culturale "Amici della Città", può vantare sicure radici storiche. La partecipazione delle Contrade cittadine e della Città di Trento, è legata ad un fatto di attualità storica e cioè la "Landesaustellung" 1500 circa.
Infatti, dopo la battaglia di Calliano del 10 agosto 1487, giorno di San Lorenzo, venne istituita ufficialmente dalle Contrade tridentine una fiera straordinaria che celebrasse e perpetuasse il ricordo della vittoria del Principato vescovile di Trento, e delle connesse forze della Confederazione tirolese, sulla Serenissima di Venezia. Testimonianza prima di questa vittoria era l’armatura di Roberto da Sanseverino collocata nello spazio absidale della Cattedrale.
La fiera comprendeva, oltre alle sfilate ed altre manifestazioni coreografiche, anche gare di tiro a segno da parte di balestrieri, arcieri e archibugieri, e quant’altre categorie di tiratori rappresentanti delle contrade cittadine avessero preso parte a quell’evento. La fiera di San Lorenzo, ampiamente documentata anche dai dati raccolti per la realizzazione della "Landesaustellung", ha avuto luogo in Trento fino all’anno 1919.
La Prima Edizione del Palio delle Contrade Città di Trento ha avuto un notevole successo. Per un giorno Piazza del Duomo è stata trasformata in una vera e propria piazza d’armi rinascimentale, con archi, frecce, chiarine, tamburini, armigeri, paggi dame, maestri e giudici di campo. Oltre 250 persone sono state coinvolte, dall’ottobre del 1999, per preparare la disfida ed oltre un migliaio di persone che si sono assiepate sulle tribune allestite, ma anche sulle panchine della Piazza o sulla fontana del Nettuno, hanno dimostrato di gradire sia lo spettacolo che la rivisitazione storica. Con il Palio si è voluto recuperare e valorizzare quel profondo sentimento civico di "appartenenza territoriale", quei momenti di vera e sana aggregazione sociale che riteniamo importanti per la Città di Trento e per tutto il turismo. Un obiettivo che si può dire raggiunto.


organizzazione: Associazione Culturale Amici della Città