20° Congresso Internazionale sui Ditteri Chironomidi

Incontri e convegni

Sono “moscerini” simili alle zanzare (ma non pungono) in grado di colonizzare, come larve e pupe tutti gli ambienti d’acqua dolce e, in alcuni casi, anche le acque marine. Con oltre 3400 specie hanno conquistato le acque dolci di tutti i continenti, rappresentando il gruppo animale più numeroso nei laghi, nei fiumi, nelle sorgenti, nelle pozze e nei canali, sia in acque incontaminate che in ambienti inquinati e alterati. Sono i Chironomidi, tanto piccoli quanto significativi come bioindicatori della qualità dell’acqua e dell’ambiente, veri e propri insetti “sentinella” in grado di raccontare molto sullo stato di salute dell’ambiente e in particolare della qualità dell’acqua in cui vivono.
Novanta esperti provenienti da 28 Paesi del mondo si riuniranno al MUSE per confrontarsi su diversi temi e recenti ricerche relative a questi insetti e agli ambienti in cui vivono, presentando poster e comunicazioni orali su tassonomia molecolare e filogenesi, genetica e citogenetica, autoecologia e fisiologia, biologia adattativa, ecologia e biomonitoraggio, paleolimnologia.
La scelta del MUSE come sede del nuovo convegno testimonia il riconoscimento del valore di una tradizione di studi del museo di circa vent’anni. Il MUSE è stato inoltre scelto e votato come miglior sede per la nuova edizione del convegno anche grazie alla consistente collezione di esemplari raccolti nelle Alpi, in Artide e in Karakroum nel corso del tempo.

Nel corso del convegno, nelle 13 sessioni verranno presentati lavori afferenti a diverse discipline (dalla zoologia all’ecologia, ecotossicologia, biotecnologie e biologia molecolare, statistica e modellistica, ecc.), con un forte legame ai diversi impatti antropici che interessano gli ambienti acquatici (dai cambiamenti climatici, all’agricoltura, all’inquinamento da farmaci e pesticidi, al turismo ecc.). Alle sessioni scientifiche seguirà un workshop di tassonomia. Entrambi i momenti saranno di interesse non solo per gli specialisti, per i quali sarà un’ottima occasione di aggiornamento, ma anche per tutti coloro che sono coinvolti a vario titolo nella gestione della risorsa idrica e nel monitoraggio ambientale.

A latere del convegno, verrà proposta la mostra “Montagne dipinte” di Matteo Lencioni, un progetto iniziato nel 2011, una serie di paesaggi dipinti su tela che raffigurano alcune cime montuose. Una parte sostanziale dei lavori è costituita dalle vedute che riproducono fedelmente la realtà, eseguite con una tecnica pittorica minuziosa. Sono immagini dettagliate che rivelano la grande bellezza della natura attraverso un’inquadratura panoramica e un lavoro manuale molto accurato. In altre opere il paesaggio è solo un riferimento e viene rappresentato più liberamente, utilizzando una tecnica più veloce: qui l'intenzione è quella di esprimere sensazioni più spontanee e soggettive legate soprattutto al ricordo.


organizzazione: Muse Museo delle scienze