A Chiara
È il 18esimo compleanno di Giulia, figlia maggiore di una famiglia di Gioia Tauro. Sua sorella Chiara di anni ne ha 15 ed è nella fase della vita in cui comincia a porsi molte domande. Quando però suo padre Claudio sfugge alle forze dell'ordine le domande che Chiara pone alla sua famiglia diventano scomode: non è abbastanza grande per capire, non sa che ci sono cose che è meglio non sapere e cose che non è meglio non dire. Ma Chiara non sa stare zitta e non smette di cercare risposte, soprattutto da quel padre cui è profondamente legata e che ha appena rivelato un lato di sé a lei completamente sconosciuto.
Con A Chiara Jonas Carpignano approfondisce un tema autoriale che gli è proprio: la difficoltà di scoprirsi immersi in un mondo del quale non si condividono le scelte, e la difficoltà speculare e contraria di separarsi da una comunità cui comunque si appartiene per nascita, per affetto, per radici identitarie.
Come in A Ciambra, qui esplicitamente citato attraverso la comunità Rom di Gioia Tauro e attraverso il cammeo di Pio Amato, A Chiara vede al centro un'anima giovane che deve trovare la sua strada ma che fa parte di un insieme nel quale in buona parte si riconosce.
Fin dalle prime scene il regista-sceneggiatore ritrae la medio-piccola borghesia calabrese attraverso i riti della modernità urbana nel nostro Sud: i selfie, il rap, le feste iperdecorate. Ma il suo non è uno sguardo distaccato, come in Reality di Matteo Garrone: Carpignano ficca la cinepresa in mezzo invece di lasciarla sopra un piedestallo, e condivide il kitch posticcio come il calore autentico di certi riti comunitari che diventano folkloristici solo se li guardiamo da lontano, e con supponenza.
C'è una verità, nella sua mano di regia, che gli impedisce di esprimere (o sollecitare) facili giudizi e che gli fa perdonare anche qualche caduta nella recitazione disomogenea dei suoi non-attori (a parte la protagonista Swamy Rotolo, sempre sul pezzo) e almeno una svolta narrativa poco probabile.
Per partecipare è previsto un biglietto di ingresso al costo di 5 euro acquistabile su www.primiallaprima.it , con una riduzione a 3 euro per i possessori della tessera del Cineforum.
Si ricorda che, in ottemperanza al Decreto-Legge 26 novembre 2021, n.172, art. 5 e art. 6, dal 6 dicembre e fino al 15 gennaio 2022 per accedere all’evento è obbligatorio essere muniti del Green Pass rafforzato. Inoltre, a seguito del Decreto Legge 24 dicembre 2021, n.221, è previsto l’obbligo di indossare mascherine di tipo FFP2.
La richiesta di certificazione verde non verrà applicata ai minori di 12 anni o agli esenti dalla campagna vaccinale.
La certificazione verrà controllata dal personale addetto al momento dell’ingresso. In caso di indisponibilità del Green pass rafforzato non sarà possibile accedere agli spazi.
Per maggiori informazioni visitare il sito www.centrosantachiara.it