A Proposito Di Scuola Parentale
In Italia, come in molti altri Paesi, i genitori possono scegliere una scuola diversa da quella offerta dallo Stato. Vieni a scoprire come...
Viviamo un tempo critico sotto tanti punti di vista, non da ultimo quello educativo e scolastico. Crisi che porta molti genitori a chiedersi se la scuola – da quella dell’infanzia, all’istruzione superiore – sia ancora un luogo utile per la crescita umana e formativa dei propri figli, o se sia invece diventata un contesto di dis-educazione ideologizzata.
Data questa situazione, negli ultimi mesi ulteriormente appesantita dall’introduzione dell’obbligo vaccinale, è d’obbligo constatare come siano sempre di più le famiglie che alla scuola decidono di rinunciare, assumendosi in prima persona la responsabilità di istruire i propri figli. Una possibilità che, in Italia, è garantita dagli articoli 30, 33 e 34 della Costituzione e che è perfettamente in linea con il principio secondo il quale i genitori sono – e devono rimanere – i primi responsabili dell’educazione dei loro bambini e ragazzi.
Di fronte alla scelta di non usufruire della scuola pubblica, statale o privata che sia, le possibilità rimangono quindi due: la scuola parentale, che prevede una figura docente selezionata dai genitori e un gruppo classe più o meno numeroso; oppure l’Homeschooling, ossia l’educazione impartita a casa dai genitori (solitamente dalla mamma).
Per cercare di comprendere meglio questi mondi educativi, sempre più diffusi e caratterizzati da un’elevata qualità educativa, l’Associazione culturale “La Torre”, ProVita Onlus ed il Coordinamento Famiglie Trentine promuovono una conferenza dal titolo: A proposito di scuola parentale.
organizzazione: Associazione La Torre - Trento