À la mode française. Stile, modelli e modiste per le contesse Thun
Introdotta dal rosso cinabro di un elegante abito da pomeriggio, la mostra, realizzata in collaborazione con l’Archivio provinciale della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia Autonoma di Trento, si concentra su quel particolare settore della biblioteca Thun dedicato alle riviste di moda illustrate del XIX secolo. Strumenti di grande successo per la diffusione e divulgazione del gusto, offrivano un dettagliato e articolato panorama dell’eleganza femminile, che guardava a Parigi come centro dell’haute couture. Con le loro pagine di grande formato, ricche di immagini, La mode illustrée, La mode française e La Novità offrivano alle lettrici modelli per abiti, accessori e ricami, con le istruzioni per riprodurli, nonché rubriche di economia domestica e di mondanità, che anticipano formule poi riprese dalle riviste femminili del Novecento. Le edizioni più lussuose prevedevano in allegato tavole a colori, con ideazioni di modiste parigine, che Carolina Arsio Thun e le sue figlie conservarono in una bella raccolta, rimasta fino ad ora celata, in cui si riverbera il gran mondo della capitale francese.
Si tratta di acqueforti, xilografie e litografie acquerellate che, dal 1857 al 1900 ripercorrono l’evolvere dello stile, in una sfilata su carta di abiti per lontane stagioni primavera-estate. Dalla linea a clessidra imposta dalla crinolina fino alle forme sinuose della Belle Époque, si susseguono molteplicità di fogge e di ambientazioni che, secondo regole codificate, scandivano i riti e le occasioni della vita sociale, nei luoghi elitari della modernità: i ricevimenti, la promenade, la villeggiatura, le corse dei cavalli, il viaggio in treno, la traversata in piroscafo. In una dimensione più raccolta e meno mondana, i sofisticati dettami della moda si traducono nella sobria e raffinata eleganza delle giovani contesse Thun, in posa di fronte al fotografo, e nella loro predilezione per il ricamo, da eseguire sulla traccia di coloratissimi modelli.
organizzazione: Museo Castello del Buonconsiglio - Monumenti e collezioni provinciali