A libera figura

Danza

Stagione Teatrale di Rovereto 2010/2011

25 febbraio ore 20.45, la Compagnia Abbondanza/Bertoni presenta a Rovereto, per la prima in Trentino, la seconda parte del progetto biennale La densità dell’umano:

IIª Densità: creazione per 12 danzatori A LIBERA FIGURA
Venerdì 25 febbraio, la Compagnia Abbondanza/Bertoni presenta all’Auditorium Melotti di Rovereto, Corso Bettini 43, A libera figura.
Per questo progetto Michele Abbondanza e Antonella Bertoni decidono di lavorare con un numero considerevole di interpreti, tre ballerini ed attori, alcuni già storici della Compagnia, altri selezionati durante gli innumerevoli corsi e seminari che Abbondanza e Bertoni tengono ogni anno, in Italia e all’estero.
A libera figura ha debuttato il 27 luglio a Bolzano Danza e ha replicato al Teatro Era di Pontedera il 6 novembre 2010.
Lo spettacolo è stato realizzato con il sostegno di: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI – DIP. SPETTACOLO; PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO – SERVIZIO ATTIVITA’ CULTURALI; REGIONE AUTONOMA TRENTINO – ALTO ADIGE; FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI TRENTO E ROVERETO; COMUNE DI ROVERETO - ASSESSORATO ALLA CULTURA; CASSA RURALE DI FOLGARIA – FILIALE DI ROVERETO.

Compagnia Abbondanza/Bertoni
A libera figura
La densità dell'umano - Progetto biennale - II densità
progetto e coreografie Michele Abbondanza e Antonella Bertoni
regia Michele Abbondanza
con Andrea Baldassarri, Natascia Belsito, Silvia Bertoncelli, Eleonora Chiocchini, Giannalberto de Filippis, Diego Invernizzi, Tommaso Monza, Fanny Oliva, Lucia Pennacchia, Francesca Zaccaria, Antonella Bertoni, Michele Abbondanza

Le libere figure sono disuguali, tendono a decentrarsi, marcano differenti direzioni.
L’io non era rimasto sequestrato dalla massa e aveva deciso da che parte stare. Il più lurido di tutti i pronomi scoprì l’ingiustizia del falso presupposto dell’eguaglianza reale fra gli uomini, rifuggì la massa e cercò le sue direzioni; allora “alzando gli occhi verso il fratello vide per la prima volta l’altro, vide la diversità mai più integrabile. In questa assenza di speranza, disperò e lo uccise”.
La più atavica delle paure, quella di essere toccati, prende ora le forme della distanza, procurando ai singoli il coraggio di liberarsi dall’involucro protettivo de “La massa” (1ª densità). Gli individui si decentrano, le “narrazioni” quindi si moltiplicano partendo da elementi figurali dai molti significati possibili. La densità di concentrazione si riproduce nelle singole parti. Ogni sistema che si apre diversificandosi, condiziona gli altri e ne è condizionato in una rete crescente e possibilmente vertiginosa, di tempi divergenti, convergenti e paralleli. Una lente d’ingrandimento di volta in volta potente faro o flebile lumicino, esaspera il processo; così come la scelta dell’oggetto-sedia, individuale, anziché quella del tavolo collettivo della 1ª densità. La totalità diventa plurima e non più si chiude in un’unica figura compatta e rassicurante: la massa, ma con la forza centrifuga che da essa si sprigiona, libera forme e figure in una pluralità di segni, anche come possibilità di verità meno parziale su “La densità dell’umano”.
(M.A.)

Informazioni sulla prevendita

Biglietti:
• Servizio Primi alla prima presso sportelli delle Casse Rurali Trentine a partire da 20 giorni prima della data dello spettacolo
• Biglietteria Auditorium Melotti il giorno dello spettacolo dalle ore 20


organizzazione: Comune di Rovereto Assessorato alla Contemporaneità