A scuola di jazz
Parte della rassegna culturale Capitali Trentini che si occupa di nuova emigrazione
Quello dell’emigrazione di capitale umano (da qui il titolo della rassegna) è un problema sempre più diffuso che sta colpendo duramente tutta l’Italia, e il sud Europa più in generale. Sempre più spesso i Paesi di provenienza, che hanno formato questi giovani, li vedono emigrare in cerca di terreno più fertile dove costruire il proprio futuro lavorativo e le proprie prospettive di vita. Tutto ciò, per citare le parole di Mirco Tomasi, funzionario trentino della Commissione europea (Bruxelles), fa sì “che queste persone lascino indietro un territorio che è sicuramente impoverito e tutto ciò è stato causato da anni di cattiva gestione di questa crisi che perdura ormai da troppo tempo”.
Il ciclo di incontri Capitali Trentini si pone così l’obiettivo non solo di lasciar parlare direttamente chi se ne è andato e di far parlare le loro esperienze formative e professionali, ma di far sì che l’esperienza vissuta e raccontata diventi motivo di confronto e di arricchimento per il Trentino. I “Capitali trentini” sono allora questo enorme bagaglio di esperienze e di vissuti che può essere valorizzato, diventando strumento di crescita e confronto con i modelli e le pratiche attivate nei nostri territori.
La formula è molto semplice: si farà dialogare direttamente chi è partito con chi è rimasto in Italia su temi comuni che riguardano il modo di esercitare, qui e altrove, la stessa professione, la stessa passione, gli stessi interessi. L’obiettivo è fornire spunti di riflessione, di dibattito e, magari, le basi per future collaborazioni o di crescita reciproca. La o le persone all'estero contattate, anche via Skype, interverranno direttamente con chi è rimasto in Italia e si occupa di temi simili.
Per il 2018 sono stati individuati due filoni principali: il primo dedicato al mondo culturale, il secondo alle professioni legate alle nuove tecnologie e a internet. Il primo ciclo sarà di tre incontri e si svolgerà fra febbraio e aprile. Capitali Trentini, “N. 3: tra youth workers, jazz e fotografia” è stato pensato appositamente in relazione alla cornice nella quale avranno luogo, lo Smart Lab di Rovereto. Come si può indovinare dal titolo, i tre ambiti d’indagine saranno il lavoro dei centri giovanili; la professione di musicista (in particolare jazz) e quella di fotografo. Tre incontri a cadenza mensile presso lo Smart Lab di Rovereto apriranno un dibattito aperto a tutti, ma in particolare a coloro che direttamente se ne occupano qui. La diretta sui social della serata permetterà di raggiungere anche chi è più lontano.
Nel secondo incontro, il 15 marzo si parlerà di jazz!
La formula dovreste ormai conoscerla, ma ve la ricordiamo lo stesso: far dialogare direttamente chi è partito con chi è rimasto in Italia su temi comuni che riguardano il modo di esercitare, qui e altrove, la stessa professione, la stessa passione, gli stessi interessi.
In questo secondo incontro ragioneremo a tutto tondo sulla professione (e sulla passione) del musicista tra Italia, Olanda e Inghilterra: una riflessione sulle differenze e sulle possibilità che ciascun Paese ha da offrire, quanto e come viene considerata questa professione, così come la facilità o le difficoltà che ognuno ha dovuto affrontare nel proprio percorso.
Ci sono luoghi che favoriscono più di altri le collaborazioni tra musicisti? Ci sono delle best practices che potremmo prendere a esempio dagli altri Paesi? Di cosa avrebbe bisogno il Trentino?
A queste e altre domande risponderanno per l'Italia e l'Inghilterra:
Giulia Albertazzi (flautista e cantante jazz)
Mirko Pedrotti Quintet (vibrafonista)
Stefano Giordani Giordani (chitarrista)
Matteo Giordani (batterista/percussionista)
In collegamento da Amsterdam:
Ilaria Forciniti (attrice e cantante jazz)
Osman Meyredi (polistrumentista)
Modera l'incontro Mattia Tamburini (batterista/percussionista).
Per l’occasione, ciascuno musicista suonerà brani dal proprio repertorio e ascolteremo anche un pezzo registrato appositamente per l'occasione da Ilaria Forciniti e Osman Meyredi
organizzazione: Altrove Reporter - Smart Lab e la collaborazione dell’Ufficio emigrazione della Provincia Autonoma di Trento