A sessant'anni dal voto alle donne in Trentino

Convegno

Per maggiori informazioni:
Associazione Culturale "A.Rosmini"
tel: 0461/239994
e-mail: ass.rosmini@libero.it

Istituto Luigi Sturzo
tel: 06/68404226
e-mail: storia@sturzo.it

Il 2 giugno 1946 le donne italiane sono cittadine a pieno titolo. Il diritto al voto apre alle donne le porte della politica e il primo Parlamento della nuova Italia repubblicana conta un numero di elette tra i più alti di tutta la nostra storia. Due di loro Maria de Unterrichter ed Elisabetta Conci, sono trentine.
Oggi, a distanza di 60 anni il cammino dell’impegno femminile, sociale e politico appare tutt’altro che concluso. Tra donne e istituzioni continua ad intercorrere un rapporto che non coincide con i reali avanzamenti rintracciabili nei vari contesti sociali.
Queste riflessioni sono al centro del lavoro del Comitato Nazionale “Italiane al voto” 1946-2006” che si propone di mettere in contatto le nuove generazioni con un repertorio vivo di storie personali, testimonianze dirette, voci inascoltate per sollecitare un interesse che scaturisca innanzitutto dall’esperienza e dalla partecipazione.
Il comitato, nato dall’attività di studio e di ricerca e dalla collaborazione di prestigiose istituzioni culturali italiane (Fondazione DNArt, Fondazione il Vittoriale degli italiani, Fondazione Istituto Gramsci, Fondazione Lelio e Lisli Basso, Fondazione Luigi Einaudi, Fondazione Ugo Spirito, Istituto Luigi Sturzo) è posto sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica italiana.
Il convegno trentino, introdotto dalla prof.ssa Colarizi della Sapienza di Roma, membro del Comitato Scientifico Nazionale, analizza le specificità della presenza e dell’impegno delle donne trentine durante tutto il ‘900 per arrivare al ruolo svolto dalle donne in Trentino in rapporto al voto del 1946 e alla loro partecipazione politica. Studiosi e Studiose si alterneranno con più relazioni (Lia de Finis, Armando Vadagnini, Silvana Casmirri, Marta Losito, Claudia Piccoli, Giuseppe Ferrandi, Giorgio Grigolli) e alcune rappresentanti delle Associazioni femminili (Mariangela Zumiani C.I.F.; Lucia Decarli Keller F.I.D.A.P.A., Maribetta Ferrari Movimento dei Focolari; Nietta de Finis Caviglioli e Daria de Pretis Kessler Soroptimist International Club di Trento).

Una ricerca condotta dall’Istituto Luigi Sturzo, con un finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto si inserisce nella celebrazione del sessantesimo anniversario del suffragio femminile.
L’Istituto Sturzo ha dedicato un progetto di ricerca nazionale  alla storia delle donne cattoliche e del loro impegno politico, dal secondo dopoguerra in poi, partendo dalla considerazione che poco spazio è stato dedicato dalla storiografia,  all’area cattolica femminile e all’influenza e al peso che le donne cattoliche e le loro organizzazioni, hanno avuto nella determinazione delle scelte della politica “maschile”.
 Il progetto ha avuto inizio dalle ricerche documentarie negli archivi posseduti  (archivio del Movimento femminile DC, archivi personali come quello di Maria Jervolino, Angela Cingolani  Guidi, Franca Falcucci,  Maria Eletta Martini ) e sta proseguendo con un censimento e una mappatura  di quanto esiste o è ancora recuperabile al livello locale; tale attività  consentirà di realizzare ,   grazie all’uso di banche dati e  di tecnologie digitali, una sintesi approfondita di quanto è presente tra le carte personali delle donne, negli archivi delle organizzazioni di cui facevano parte,  nei carteggi, nei verbali degli incontri, nelle circolari per la diffusione di iniziative, negli scritti giornalistici, nella documentazione fotografica,  dove è  chiaramente testimoniata la condivisione dei valori, dei progetti, delle speranze degli anni della nascita della Repubblica e della ricostruzione istituzionale, politica, sociale, culturale del nostro Paese.

La ricerca, in corso di svolgimento in Trentino, ripercorre i passaggi storici più significativi che hanno fortemente caratterizzato il tessuto sociale e culturale del territorio, analizza gli aspetti socio-antropologici che consentiranno di ritrovare nelle scelte individuali di alcune figure di rilievo, le radici del pensiero e dell’azione che determinarono la storia istituzionale e politica  della regione. Le testimonianze raccolte nelle interviste alle donne cattoliche protagoniste della vita politica  trentina, si integreranno con quelle raccolte a livello nazionale, in una esperienza di ricerca che,  oltre a mettere in risalto alcuni aspetti metodologici sull’utilizzo delle fonti orali per la storia contemporanea, risponde ad una esigenza storiografica che non sia solo di genere, ma che offra un nuovo contribuito per la comprensione della storia del Novecento.
La ricerca proseguirà nel corso del prossimo anno, con un incontro di tipo seminariale, nel mese di marzo presso la sede del CIF, in via del Suffragio, 63 a cui interverranno Paola Gaiotti De Biase, Cecilia Dau Novelli e Francesco Malgeri.
La giornata, dal titolo Le memorie delle protagoniste, sarà dedicata alla presentazione delle interviste realizzate da Claudia Piccoli e Giuseppe Ferrandi a dieci donne testimoni della storia della Dc trentina.


organizzazione: P.A.T. Assessorato alle pari opportunità - P.A.T. Centro audiovisivi