AVSI Africa
Attraverso 60 scatti in bianco e nero, scelti da un reportage realizzato nella primavera 2002 in Kenya, Uganda, Rwanda e Congo, Paesi in cui AVSI è impegnata in progetti di sviluppo, allinterno di una realtà drammatica, lobiettivo di Fantini riesce a cogliere, tra i sorrisi dei bambini e i malati di Aids, un percorso di speranza, dando un volto alla dignità della persona come essere unico e irripetibile, oltre la miseria o la malattia, la fame o labbandono.
AVSI Africa. È questo il titolo della mostra del fotoreporter Francesco Fantini che AVSI Trento, Associazione volontari per il servizio internazionale, propone dal 26 marzo al 10 aprile 2003 al Palazzo della Regione in piazza Dante 16 a Trento. La mostra si sviluppa attraverso un percorso di 60 scatti in bianco e nero, scelti da un reportage realizzato da Fantini nella primavera 2002 in Kenya, Uganda, Randa e Congo, paesi in cui AVSI è impegnata in progeti di sviluppo.
Allinterno di una realtà drammatica, lobiettivo di Fantini riesce a cogliere, tra i sorrisi dei bambini e i malati di Aids, un percorso di speranza, dando un volto alla dignità della persona come essere unico e irripetibile, oltre la miseria o la malattia, la fame o labbandono. È proprio questo è uno dei concetti-cardine dellattività di AVSI nel mondo: il dramma che molte popolazione vivono in Africa, e non solo, va combattuto tenendo conto dellunicità delluomo, con un progetto di sviluppo che guardi alleducazione come strumento per far emergere i talenti, per far immaginare agli uomini uno scenario di vita diverso da quello in cui la ricchezza dellumano è annullata dalla povertà e dalla necessità. È in questo modo che è possibile consolidare un modello di sviluppo che faccia crescere gli uomini e, con loro, la pace. Il tentativo dellesposizione è di funzionare innanzitutto come strumento di introduzione del visitatore nella realtà drammatica dellAfrica. Ciò avviene allinizio del percorso a spirale, con la prima foto - uno dei poverissimi slum che caratterizza tutte le grandi città africane - montata su una tenda, che il visitatore attraversa.
È in quello scenario che si svolge la vicenda umana in Africa. Una vicenda che Fantini porta al centro dellattenzione, con grandi immagini in bianco e nero su cui scorrono le didascalie come in un racconto continuo, che punta a fare informazione e a restituire lemozione che ha generato le foto che emergono dal buio della sala.
Quasi come in una piccola Divina Commedia tutta umana - con la progressiva risalita dai gironi infernali verso la speranza - la mostra mette lo spettatore di fronte ad altre porte fotografiche da attraversare lungo il percorso, che servono a segnare i capisaldi dei vari quadri in cui si sviluppa il dramma umano in Africa: dal carcere minorile di Kampala, in Uganda, alla devastante esplosione dellAids oppure a quella del vulcano Nyiragongo, in Rwanda, con la sua catena inarrestabile di profughi in fuga. Ma porte e capisaldi servono anche a delineare le tracce, i segni di una speranza possibile per lAfrica, simboleggiata dalla foto della gioia delle bambine che fa anche da copertina al catalogo della mostra. Una speranza tutta da costruire; e in questo la mostra suona anche come un invito al visitatore a partecipare, magari insieme ad AVSI.
Francesco Fantini nasce a Padova nel 1957, frequenta lAccademia di Belle Arti di Venezia, e dal 1978 svolge attività fotogiornalistica. Vincitore - prima volta di un fotoreporter - del premio speciale per il giornalismo alla XVII edizione del premio Ernest Hemingway, Francesco Fantini ha già realizzato reportage in Cambogia e Afghanistan, Pakistan, India e Kurdistan, Argentina e Brasile. Dal 2002 ha iniziato la collaborazione con AVSI nellambito della comunicazione sociale.
E' previsto un incontro con il fotografo Francesco Fantini e nostro volontario dott Reggiori (medico a Gulu in Uganda) il giorno mercoledì 26 marzo 2003 ad ore 21.00 presso la sala S.O.S.A.T. di Via Malpaga 17 a Trento
All'I N A U G U R A Z I O N E interverranno il Presidente della Giunta regionale Carlo Andreotti, il vice Presidente del Consiglio regionale Franco Panizza, il vescovo monsignor Luigi Bressan ed il fotografo che ha realizzato la mostra Francesco Fantini.
AVSI Trento ASSOCIAZIONE VOLONTARI PER IL SERVIZIO INTERNAZIONALE
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AVSI Trento (Associazione Volontari per il servizio Internazionale) è un'associazione senza scopo di lucro che opera nel campo della cooperazione internazionale allo sviluppo. Si è costituita nel 1993 ed è iscritta dal 1997 all'albo provinciale delle organizzazioni di volontariato. Aderisce al network AVSI International del quale fanno parte 24 organizzazioni di tutto il mondo.
Attualmente può contare su una struttura organizzativa nella quale collaborano stabilmente 14 persone; ha una ottantina di soci e circa 150 volontari sul territorio provinciale.
La missione di AVSI Trento è la promozione dello sviluppo umano, sociale, economico e culturale nei paesi in via di sviluppo, nel solco della dottrina sociale della Chiesa. Particolare attenzione viene data alla tutela dellinfanzia ed alle iniziative a favore dei bambini.
Ciò che contraddistingue lassociazione è il suo metodo, denominato approccio globale, che nasce dallincontro con le persone ed i loro bisogni. Nel rispondere al problema dellindividuo si deve tener conto dal fatto che esso vive allinterno di relazioni sia primarie (la famiglia) sia comunitarie (gruppo di appartenenza) ma soprattutto che i bisogni materiali si coniugano con quelli spirituali. Ogni progetto nasce come risposta ad un bisogno specifico, emerso dallincontro con alcune persone, non è lAssociazione, quindi, a determinare astrattamente il bisogno e dove si trovi.
AVSI Trento in dieci anni di attività ha realizzato 21 progetti lavorando in sinergia con le altre realtà del Network AVSI in Nigeria, Kenya, Rwanda, Uganda, Messico, Cile, Bosnia, Perù, Albania, Brasile, Russia, Romania, Libano e Kossovo, Sierra Leone.
AVSI TRENTO promuove incontri di testimonianza, dibattiti pubblici, mostre e aderisce con propri rappresentanti e testimonials a convegni e seminari sui temi della solidarietà e della cooperazione internazionale.
Dal 2000 AVSI Trento ha attivato una convenzione con lUniversità degli studi di Trento per collaborazioni su progetti condivisi.
I fondi dei quali AVSI Trento dispone provengono allincirca al 45% da donatori privati, mentre la parte restante proviene da finanziamenti istituzionali. Fra le attività d fund raising liniziativa più significativa è denominata Tende di Natale: si tratta di una campagna di raccolta fondi che si sviluppa nellarco di circa 4 mesi nel periodo natalizio nei principali centri della provincia di Trento.
Avsi TRENTO è attiva anche con le adozioni a distanza: attualmente sono più di 500 i bambini ed i ragazzi aiutati.