Afghanistan 2014

Cinema

Proiezione del film: "Afghanistan 2014", di Razi e Soheila Mohebi
una Produzione di FILMWORK

Dieci anni dopo la prima conferenza a Bonn, mentre l’Afghanistan sta ancora affrontando numerosi problemi, è stata organizzata una seconda conferenza nel dicembre 2011, per decidere il futuro del paese dopo il 2014, anno in cui le forze internazionali dovranno lasciare il paese e affidare il compito di mantenere la sicurezza all'esercito afgano. Dopo l'attentato dell'11 settembre, con il crollo delle torri gemelle a New York, il governo americano, durante la presidenza di George W. Bush, ha dato un ultimatum ai Taliban per la consegna di Bin Laden e di altri membri di Al Qaida. Dopo il rifiuto dei Taliban, Stati Uniti, Inghilterra, Canada, Francia, Germania e altri quaranta paesi facenti parte della NATO, hanno deciso di iniziare a bombardare, il sette ottobre 2001, l'Afganistan. Dopo venti giorni di attacchi aerei e via terra, il paese è stato completamento conquistato.

Il cinque dicembre 2001, si è organizzata a Bonn la prima conferenza internazionale sull'Afghanistan. Le decisioni più importanti prese in quell'occasione sono state:

- l'istituzione di un governo transitorio della durata di due anni e la scelta del presidente dello Stato nella figura di Hamed Karzai

- la necessità di dare al paese una nuova costituzione

- la fissazione della data della riunione tra i capi tribù (cd. Loye Jerge)

- l'impegno della comunità internazionale di appoggiare il paese nella lotta al terrorismo

Le relazioni estere dell'Afghanistan iniziano nel 1793 con il Re Zaman Shah Dorrani al potere, e fino al 2001, anno della prima conferenza di Bonn, il paese si era sempre trovato nella posizione di dover obbedire o essere nemico dei poteri forti rappresentati da Inghilterra e Russia. Questa situazione si è protratta fino alla guerra fredda.

Per la prima volta, durante la conferenza di Bonn del 2001, l'Afghanistan ha potuto sedersi intorno ad un tavolo con paesi come Stati Uniti, Inghilterra, Germania, Francia, Pakistan, Cina, Russia e Iran. Questo gli ha permesso di dialogare con interlocutori molto diversi rispetto a quanto avveniva sulla base delle sue precedenti relazioni; tale cambiamento ha permesso l'avvio ad un nuovo "gioco".

La seconda conferenza di Bonn del 2011, che ha visto la partecipazione di delegati da oltre 100 paesi, si è svolta in un momento di incertezza rispetto a quello che sarà il futuro del paese dopo il 2014. Questa situazione di ambiguità ha insinuato nel popolo un sentimento di paura verso quello che sarà il loro futuro e quello dello stato afghano.


organizzazione: Forum trentino per la Pace e i Diritti