Africa!

Convegno

CID Centro Internazionale della Danza. Stage seminari incontri video 07 | 08
VideoIncontri

Il Cid Centro Internazionale della Danza organizza assieme al CDM, Centro Didattico Musica Teatro Danza un ciclo di proiezioni dedicate ai vari stili di danza.
I video, attinti da VideoCid, saranno introdotti e presentati dagli insegnanti del CDM.
Videoincontri è un iniziativa aperta a tutti e ad ingresso libero

con Gloria Potrick
Diplomata presso l'Istituto Superiore di Educazione Fisica di Bologna, si avvicina alla danza nel 1985. Nel 1989 incontra la danza africana con L. Moggio e ne approfondisce lo studio in Mali con il Balletto Nazionale, in Guinea Conacry con artisti del balletto Yoliba, a Cuba presso l' Istituto Superior de Arte de La Habana ed in Europa con diversi maestri tra cui E.Wolliaston, N.Claire, K.Koko, J.F.deSouza, B.Annan, M.Camara, M.Fall, I.Tassenbedo, J.M Mampuya. Nel 2003 coreografa una performance di danza per l’opera “scala 1.18” dell’artista M.Dalbosco, vincitore del premio d’arte contemporanea al DAMS di Bologna.

“L’unicità della musica e della danza africana risiede nella capacità di cogliere il presente, di integrare gli elementi nuovi e di rinnovarsi.”
(Tierou)
Il corso si rivolge a tutti coloro che vogliono acquisire armonia e scioltezza fisica attraverso la musicalità del ritmo ed un codice gestuale ispirato alla tradizione africana.
Si rivolge anche a chi, ai codici gestuali certi, preferisce l’azzardo della ricerca di una conoscenza personale di movimento, dell’intelligenza del corpo a far fronte alla molteplicità di ritmi possibili: la danza africana contiene un forte potere di “spiazzamento” rispetto alle abitudini corporee occidentali dove il principio estetico tende alla linea allungata verso l’alto al punto da raggiungere l’assoluta assenza di peso del corpo, inteso come un tutto unico, una linea. Nella danza africana il corpo si spezzetta e si divide nelle rispettive parti che lo compongono e queste parti si muovono a ritmo anche con marcazioni diverse contemporaneamente, ogni parte del corpo ha un suo centro di movimento e un suo campo di tensione. Il danzatore non vive il proprio corpo e quindi se stesso come un blocco unico ma spezzetta e trascende il proprio corpo con il risultato di un’estasi che è sempre comune e non fuga individuale.


organizzazione: CID Centro Internazionale della Danza