Africa, sognare oltre l'emergenza

Convegno

“AFRICA SOGNARE OLTRE L'EMERGENZA”
presentazione del libro su Gino Filippini

“Penso che Gino sia la figura missionaria laicale maschile più significativa del dopoguerra in Italia...Egli ha dedicato quarant'anni di vita missionaria all'Africa, quarant'anni per i più poveri” così Alex Zanotelli ricorda Gino Filippini con cui ha trascorso quasi 10 anni all'interno di Korogocho.
«Aiutare a sognare è diventato il mio mestiere, la mia vocazione» scriveva Gino in prima persona per descrivere il suo operare a Korogocho dopo 30 trascorsi tra vari paesi dell'Africa Occidentale. Nello slum di Nairobi il suo apporto è stato determinante per la nascita delle cooperative di riciclaggio dei rifiuti e del progetto «Education for life», per sensibilizzare i giovani al tema dell'Aids e degli altri rischi in agguato dentro e fuori gli slum: alcol, droga, prostituzione, delinquenza.
E proprio Korogocho a cui Gino aveva dato tanto, con i fumi letali della discarica sempre accesa, ha messo fine al suoi impegno di volontario laico.

L’Associazione Tam Tam per Korogocho in collaborazione con il Comitato delle Associazioni per la Pace e i Diritti Umani di Rovereto e il Circolo Acli Destra Adige, organizza una serata in ricordo di Gino Filippini.
L'appuntamento è per giovedì 5 luglio 2012 ad ore 20.45 presso il Teatro Sociale di Noarna di Nogaredo la presentazione del libro “Africa , sognare oltre l'emergenza” edito dalle Edizioni Paoline.
Interverrà p. Gianni Nobili, missionario comboniano in Africa.
per l’Associazione Tam Tam per Korogocho
Luca Vicentini

Scheda biografica di Gino Filippini (1939 - 2008)
Gino Filippini nasce a Rezzato (Brescia), il 17 giugno del 1939.
Nel 1959 consegue il diploma di perito Industriale capotecnico presso l’Istituto l’ITIS di Brescia.
Lavora per alcuni anni nella zona di Brescia. Dal 1960 al 1961 insegna materie tecniche in scuole medie e corsi professionali serali.
Nel 1962 svolge il servizio militare.
Dal 1963 al 1967 è impiegato tecnico negli stabilimenti delle Acciaierie e Tubificio di Brescia.
Nel 1968 parte come volontario per il Burundi e fino al 1972 vive e lavora a Kiremba e Muyinga con diversi incarichi: assistenza tecnica, logistica, insegnamento, coordinamento dei volontari SVI (Servizio Volontario Internazionale) in Burundi.
Dopo questi primi anni di volontariato all'estero, invece di rientrare in Italia, dal 1973 al 1975 passa in Rwanda e lavora come volontario nel progetto di animazione sociale a Nyabimata dove si occupa della formazione degli animatori rurali.
Nel 1976 è a Brescia, dove per un anno lavora all'interno degli uffici di SVI, incaricato del coordinamento dei progetti.
Torna poi in Rwanda, nel 1977 dove, fino al 1982 continua a lavorare nel progetto di Nyabimata come consigliere tecnico nel programma comunale di educazione degli adulti e del movimento associativo contadino.
Negli anni 1983 e 1984 è consigliere tecnico per lo sviluppo comunale anche di
comuni di Muko e Musebeya, sempre in Rwanda.
Dal 1985 al 1987 si sposta a Nyarurema sempre come animatore del programma comunale di educazione popolare.
Dal 1988 al 1992 si trasferisce nell'allora Zaire (oggi Repubblica Democratica del Congo), ad Ango, vicino al confine con Rwanda e Burundi, dove si occupa della popolazione Azande.
Contemporaneamente si sposta anche fra vari paesi fra cui Rwanda, Congo e Uganda, incaricato da SVI di coordinare e monitorare vari progetti.
Infine dal 1993 condivide il proprio lavoro e la propria esperienza di vita con gli abitanti dell'immensa baraccopoli di Korogocho in Kenya, esperienza che non lascerà se non per brevissime parentesi fino al settembre del 2008.
Viene a mancare a Brescia, non ancora settantenne il 28 novembre del 2008.


organizzazione: Associazione Tam Tam per Korogocho