Agnes/La cercatrice di funghi
VIKTORIE HANIŠOVÁ
(Praga, 1980) è l’astro nascente della letteratura ceca: scrittrice, traduttrice e docente di lingue. Ha esordito nel 2015 con il potentissimo romanzo ‘Agnes’ accolto positivamente da critica e lettori. I suoi libri sono tradotti in spagnolo, catalano, tedesco, croato, polacco e arabo oltre che in italiano, lingua in cui è stato tradotto anche il bel ‘La cercatrice di funghi’, entrambi per i tipi di Voland.
AGNES
Julie è una donna affermata e sicura di sé. Ha un lavoro importante, un tenore di vita apprezzabile e un compagno di viaggi e di vita. Eppure di colpo sente che qualcosa manca nella sua vita perfetta – il suo orologio biologico ha cominciato a ticchettare con furia. Con la consueta abilità pratica, si butta a capofitto nella pianificazione della propria maternità, ma il suo desiderio di avere figli è destinato a rimanere insoddisfatto. La donna però non è abituata ad arrendersi. Non proprio legalmente, riesce a ottenere in adozione una bambina rom che nessuno vuole e di cui nasconde le origini. Julie prova a superare i propri pregiudizi nei confronti della piccola, e cerca di cambiarla perché risponda alle sue aspettative e a quelle della buona società, ma fin da subito la rete di bugie avvelena la relazione madre-figlia…
LA CERCATRICE DI FUNGHI
Sára ha 25 anni e vive in una vecchia casa nella Selva Boema. Tutte le mattine si alza, indossa un paio di vecchi scarponi, afferra il cestino e imbocca il sentiero che suo padre le ha insegnato da bambina, in cerca di funghi da rivendere alla taverna locale. I funghi sono il suo sostentamento, la sua condanna e la sua ossessione: certamente l’unico campo in cui lei, ex studentessa modello, oggi eccelle. Ogni notte Sára la passa insonne. La sua vita trascorre a un ritmo immutabile, e la routine è interrotta solo dai controlli trimestrali con la psichiatra. Ma la morte della madre, l’assillo dei fratelli per l’eredità, un cambio di gestione alla taverna e l’inattesa amicizia di un vicino la costringono ad affrontare i ricordi di un’infanzia che ha voluto nascondere anche a sé stessa.
Un romanzo che afferra il lettore nella stazione di un paesino nell’estremo nord della Francia e lo trascina verso un orizzonte senza fondo tra sterminati campi di barbabietole e antichi palazzi in rovina, in un unico inarrestabile getto di parole e immagini, di carne e ricordi, senza tempo e senza respiro, in cui azioni e pensieri si fondono e si intrecciano e dove forse non succede niente anche se succede tutto, perché tutto avviene alla maniera dei sogni. Fred sbarca il lunario come lavoratore stagionale nella raccolta delle barbabietole, bramando di diventare un giorno un sassofonista. Mentre sta aspettando un treno che non arriva mai, viene abbordato da una strana coppia di mezz’età che gli offre fiumi di birra e ospitalità per la notte. Fred si lascia convincere dalla loro generosità, dalla vitalità prorompente di lei e dalla rassegnazione di lui. E allora dopo una prima notte ne arriva un’altra e poi un’altra ancora e Fred non riesce più ad andarsene da quel palazzo e da quelle vite in rovina, consapevole prigioniero della loro tentacolare umanità… Un romanzo a tre voci che si fondono in un’unica sinfonia di irrimediabile solitudine, sempre all’ombra della dritta, infinita autostrada, illusione e fine di tutto.
È fortemente consigliata la prenotazione da effettuarsi scrivendo a info@libreriarcadia.com o chiamando allo 0464.755021.
È richiesto un contributo di 3€ a persona che sarà interamente restituito in caso di acquisto, nella serata, di una una copia di uno dei due libri dell’autrice