Ai cancelli della fabbrica

Convegno

Presentazione del libro di Franco Sandri, Sandro Schmid, Ai cancelli della fabbrica, edizioni U.C.T.

Introduce e coordina: Ruggero Purin
Intervengono: Vincenzo Calì, Walter Micheli, Giuseppe Grosselli, Bruno Dorigatti, Luigino Mattei, Franco Sandri, Sandro Schmid

Guglielmo Epifani Nel primo “biennio rosso” del 1919-1920 i braccianti e gli operai hanno provato a realizzare, in un paese che usciva dalla disperazione e dal dramma della prima guerra mondiale, un vera e propria rivoluzione democratica basata sulla partecipazione di massa e sulla conquista dei diritti del lavoro e di cittadinanza. Nel 1968- 1969, il “secondo biennio rosso” come lo ha definito Bruno Trentin, i lavoratori tornano ad essere i protagonisti del più ampio ciclo di mobilitazione collettiva della storia della nazione.

Sandro Schmid Le grandi lotte sociali a cavallo degli anni Sessanta e Settanta, hanno come protagonista un vasto e variegato movimento generazionale: il primo movimento democratico di respiro globale…Di questa storia il Trentino ha rappresentato un caso emblematico: un filo rosso lega l’analisi socioeconomica del Trentino nell’interpretazione marxista e la cronistoria incalzante degli avvenimenti. Il libro evidenzia il cuore di quelle lotte, che hanno unito le coscienze cattoliche più avanzate con quelle di cultura laica e di sinistra.

Giuseppe Grosselli Era diffusa la convinzione che ‘una Resistenza urbana’ stesse per organizzarsi efficacemente contro l’invasione del ‘nefasto capitalismo’. È sempre viva la battuta di allora dall’’ex-partigiana Anna Rech: ‘Madonna santa, si ricomincia!’. Riprendere, oggi, quella memoria fa giustizia alla storia: l’ “Autunno caldo” operaio fu più concreto e decisivo del “Sessantotto” degli studenti. E poi, nei momenti di stanca e di caduta di volontà partecipativa, cioè di democrazia, la memoria dà sprint contro la prosaicità quotidiana.

Franco Sandri Rileggere le analisi sul Trentino di quel periodo arricchisce la conoscenza di un momento storico, troppo spesso costretto nell’ “Aula 5” di Via Verdi; una costrizione riduttiva, che non dà la giusta percezione del ‘clima’ di allora, della mobilitazione dei lavoratori e della sua estensione territoriale, dell’ influenza che ha esercitato sul mondo produttivo e sulla società civile, non solo trentina… La presente pubblicazione, inoltre, intende essere ‘libro aperto’ ad altre riflessioni, in funzione di una storia più completa e più vera.


organizzazione: CGIL del Trentino