Ai confini del mondo

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59° TrentoFilmFestival
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Emozioni tra le pagine
Ai confini del mondo
di Giorgio Fornoni, Ed. Chiarelettere
Il viaggio, le inchieste, la vita di un reporter non comune
Valerio Massimo Manfredi incontra l’autore

Ai confini del mondo parte da Ardesio, piccolo paese in provincia di Bergamo, tra le montagne della Val Seriana. Giorgio Fornoni è un reporter indipendente che negli ultimi trent’anni ha percorso più volte la distanza che separa la Terra dalla Luna. Con un’idea molto particolare di giornalismo: documentare e testimoniare le guerre nel mondo con l’attenzione indirizzata principalmente all’uomo che soffre e non alla geopolitica o ai grandi interessi internazionali. Molti dei suoi principali reportage sono raccolti nel film allegato al libro. Fornoni ha fatto del giornalismo un modello esistenziale, animato da una profonda ricerca di sé nella sofferenza, nella speranza, nella rinuncia, nella pietà, nelle tante disposizioni cristiane che oggi non potrebbero essere più lontane dall’Occidente. Un giornalismo quasi mistico, con la videocamera puntata sul mondo e l’anima rivolta all’universo.

Giorgio Fornoni
Nato ad Ardesio (BG) nel 1946, da oltre 30 anni viaggia in ogni zona del mondo, di solito nelle più disastrate, per realizzare reportage e inchieste di alto significato e valore sociale e umano.
E' sempre alla ricerca dell'"uomo", quello che nasce dalla sofferenza e dalle prove più ardue, e le sue inchieste nascono dalle testimonianze della gente che incontra. Frequenta le prime linee delle guerre del mondo, denuncia i traffici illegali e le troppe ingiustizie, intervista capi di stato, leader della guerriglia e nobel della pace. Documenta, tra gli altri: la lavorazione della coca in Perù, il traffico d'oro nell’ex Zaire, l’evacuazione della Liberia e dell’Angola, la scalata dell’Himalaya, i guerriglieri Talebani, l’ultimo avamposto militare russo sull’isola di Bering. Tutto questo non per interesse giornalistico, ma per documentare le tragedie umane per sé stesso. Milena Gabanelli lo scopre nel 1999 e gli dedica una serata dal titolo "L'altra faccia del giornalismo"; da allora diventa autorevole collaboratore di REPORT, programma di inchieste di RAI 3, per il quale realizza numerosi servizi, tra cui "L'ultimo giorno", "La via del gas", "Guardando oltre...", "Furto di stato", "La ricaduta", "La Russia: pattumiera nucleare del mondo?", "La pietra del cuore" inchiesta sui diamanti insanguinati, "Organismi non governabili", "L'altro terrorismo", "Armi di distruzione di massa", "Nel XXI secolo" dedicato alla pena di morte nel mondo, e molti altri.

Valerio Massimo Manfredi
Archeologo e scrittore italiano, dopo essersi laureato in lettere classiche all'Università di Bologna è subito entrato nel mondo dell'archeologia, specializzandosi in topografia del mondo antico all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Ha insegnato nella stessa università Cattolica dal 1980 all'86 per poi iniziare una intensa carriera accademica prima all'Università di Venezia (1987) e dopo presso prestigiose università americane fino alla Loyola University of Chicago, all'Ecole Pratique des Hautes Etudes della Sorbona di Parigi e alla Bocconi di Milano. Tra gli anni Settanta e gli Ottanta ha progettato e condotto le spedizioni “Anabasi” per la ricostruzione sul campo dell' itinerario della ritirata dei Diecimila. 18.000 km percorsi, 2.000 fotografie, 500 quote altimetriche. Ha tenuto conferenze e seminari in alcuni dei più prestigiosi atenei come Il New College di Oxford, University of California Los Angeles, Lectio Magistralis alla National University of Canberra (Australia), inoltre Lectio magistralis Università dell'Avana, Cuba, Universidad de Antiochia, Medellin (Colombia), Universidad de Bilbao, Universidad Internacional Menendez Pelayo (Tenerife) e molte altre. Ha pubblicato numerosi articoli e saggi in sede accademica e ha scritto romanzi di grande successo, tradotti in tutto il mondo (per un totale di circa otto milioni di copie vendute a livello internazionale). Moltissimi i riconoscimenti ricevuti, come nel 1999 “Man of the Year” American Biographical Institute, Raleigh, North Carolina; nel 2003 Nomina a Commendatore della Repubblica “motu proprio” del Presidente Carlo Azeglio Ciampi, Il premio Corrado Alvaro Rhegium Julii (2003) e premio Librai Città di Padova, nel 2004 il Premio Hemingway per la narrativa, e nel 2008 il premio Bancarella. È autore anche di soggetti e sceneggiature per il cinema e la televisione. Ha adattato per il cinema “Le Memorie di Adriano” di M.Yourcenar per John Boorman.