Al suo posto.

Teatro

In questi giorni il Teatro di Meano ha aperto le sue porte alla compagnia TeatRing di Milano che sarà in residenza fino a giovedì 12 maggio per provare e allestire la nuova produzione dal titolo Al suo posto. Un primo studio di questo progetto, in forma di corto teatrale di 15 minuti, è arrivato semifinalista ed è stato presentato al Premio Teatrale Dante Cappelletti di Tuttoteatro.com, col titolo provvisorio di “Consenso Con Senso”. Lo spettacolo integrale debutterà invece la sera del 12 maggio alle 20.45 proprio presso il Teatro di Meano. Dalle 16.00 alle 19.00 di lunedì 9 maggio si terranno inoltre le porte aperte, durante le quali il pubblico potrà osservare la Compagnia al lavoro per la preparazione della rappresentazione. Il testo e la regia di Al suo posto sono a cura di Marianna Esposito, mentre nei panni dei personaggi dello spettacolo ci saranno gli attori Alessandro Cassutti, Alberto Corba, Giulio Federico Janni e Leonardo Tacconella.

Al suo posto è uno spettacolo che parla di violenza sulle donne, in un modo mai visto prima. Siamo pieni di spettacoli che parlano di violenza sulle donne. Tutti con storie di donne straziate, abusate, uccise. Tutti analizzano la punta dell’iceberg. Tutti hanno donne in scena e donne a gremire le platee. Tutti hanno il focus sul vittimismo. Parlare di vittime è rassicurante e poco rischioso. Forse invece è ora di rischiare, se vogliamo colpire il cuore del sistema. E così, ragionando tra maschi e femmine del gruppo teatrale TeatRing, è sorta l'idea di questo spettacolo.
Al suo posto nasce dalle storie di donne e riguarda la vita di tutti i giorni, che, anche se privilegiata e felice, resta una vita di piccole attenzioni per salvaguardarci, come il cambiare marciapiede se in una via deserta scorgiamo un gruppetto di uomini; come il tenere le chiavi di casa già in mano quando si scende dalla macchina di notte; come il non andare a passeggio in città da sole di notte, anche se potremmo averne voglia; come l’essere state, tutte, senza esclusione: apostrofate, chiamate con fischi o epiteti volgari; toccate, strusciate, sbavate, abusate nel corpo e nell’anima in modi piccoli e grandi, sottili o evidenti. E non solo una volta nella vita. Molte volte per ogni anno di vita. A qualunque donna, la domanda da porre non è mai: “Hai mai subito un abuso piccolo o grande?”, ma “Quand’è l’ultima volta che hai subito un abuso?”.
Questa condizione è sorprendente e inimmaginabile per molti uomini. E così è nato Al suo posto, che parla delle donne, ma a parlarne sono gli uomini. Non sono uomini che parlano di donne. Non sono uomini che fanno le donne. Sono uomini che si calano, letteralmente, nei panni delle donne e di tutti i piccoli e grandi abusi che le donne vivono nel corso della loro vita.
In scena un mondo che non è MAI stato patriarcale; è matriarcale: governato da donne; ci sono dee e non dèi; i modi di dire sono opposti (“la botte piena e il marito ubriaco”); gli uomini ricorrono a liposuzioni, tinture, diete, e così via.
In scena un giorno qualunque di 4 amici che si ritrovano al bar. Attraverso una sorta di “col-azione perenne”, che non finirà mai (infinito il caffè nelle tazze, infiniti i dolci, infinita l’acqua, il tempo fermo e sospeso), li ascoltiamo e vediamo scorrere vite che in misura piccola o grande subiscono prevaricazioni, abusi, violenze.

testo e regia Marianna Esposito
con Alessandro Cassutti, Alberto Corba, Giulio Federico Janni, Leonardo Tacconella
assistente alla regia Francesca Ricci
scenografie Stefano Zullo
produzione TeatRing

Costi

Ingresso intero: 8€
Ridotto: 7€ (<26, >65, associazioni residenti sul territorio di Meano, studenti Utetd - Università della terza età e del tempo disponibile, possessori EuregioFamilyPass e soci Cassa di Trento - Credito Cooperativo Italiano)
Card Amici dei Teatri: 6€
Inquilini ITEA: 5€ adulti, 3€ bambini
Per info e biglietti: info@teatrodimeano.it - tel. 0461 511332 (mar-ven 17-20 e sab 10-12.30) - www.teatrodimeano.it