Alberi genealogici e dinastici dell'altopiano di Brentonico

presentazione progetto di ricerca

Incontri e convegni

con Stefano Giovanazzi (ricercatore) e Quinto Canali (Assessore alla cultura e all’istruzione di Brentonico).

Tutto iniziò una dozzina di anni fa: Stefano Giovanazzi da Crosano di Brentonico cominciò per diletto a tracciare parentele su software dedicato per comporre l’albero genealogico della sua famiglia. Stefano proseguì poi le ricerche estendendole a tutta la comunità di Brentonico, per rintracciarne e visualizzarne le relazioni familiari degli ultimi trecento anni, interazioni che costituiscono il background sociale del tessuto odierno dell’Altopiano. Questo tessuto, da fine Ottocento e per tutto il Novecento è esploso in una miriade di rivoli che per i fenomeni migratori hanno superato i confini geografici del Trentino, per espandersi in Italia, in Europa e in tutti i continenti.

Ora Stefano Giovanazzi dispone di più di 100.000 tracce capaci di identificare nomi e reti parentali brentegane, il panorama genealogico e dinastico di circa il 70% delle famiglie vissute e viventi sull’Altopiano da fine Settecento ad oggi. Grazie al lavoro compiuto, collegando fra loro le tracce è possibile anche ricostruire gran parte degli alberi genealogici, seguendo per ciascun albero la linea maschile o quella femminile. I dati sono stati inseriti nel software in modo da permettere diverse possibilità di ricerca, per cognome, nome, soprannome, località, date; per ciascun dato il lavoro del Giovanazzi riporta i riferimenti bibliografici che consentono di reperirne le fonti; tra queste, anche quasi quattrocento interviste ad altrettante persone che hanno ad esempio reso possibile identificare pure circa mille soprannomi attuali e storici.

Questi i cognomi diffusi nella comunità di Brentonico sin dal 1700 per i quali sono stati quasi completati di intrecci genealogici e dinastici: Aiardi, Andreolli, Antonelli, Antonini, Baisi, Balista, Bassetti, Battisti, Benedetti, Bertè (Villa Bertè), Bertolli, Bertoni, Betta, Bianchi, Bona, Bonani, Bonomi, Brunori, Burli, Busolli, Borghesi, Canali, Cazzanelli, Cerbaro, Civettini, Comper, Conci, Daicampi, Daiprai, Dalprà, Dossi, Eccheli, Falceri, Fracchetti, Francesconi, Fusari, Galli, Gelmini, Gentili, Gentilotti, Giacomolli, Giordani, Giovanazzi, Girardelli, Gottardi, Grandi, Leita, Libera, Lorenzini, Lucchi, Malfatti, Manzana, Marchiori, Marinelli, Martini, Marzari, Mazzetti, Mazzoldi, Mazzurana, Menotti, Moiola, Monte, Moschini, Mozzi, Paina, Passerini, Pedrotti, Perenzoni, Piazza, Pilati, Poli, Raffaelli, Rigotti, Sartori, Scarperi, Simoncelli, Simonetti, Tardivo, Togni, Tognotti, Tomasi, Tonetta, Toniatti, Tonolli, Tonini Tononi, Torbol, Veronesi, Viesi, Villa, Zane, Zenatti, Zendrini, Zeni, Zoller.

Allo stato attuale, l’albero più esteso dal punto di vista numerico è quello delle famiglie Bianchi, documentati nella frazione di Crosano sin dal 1500 e composto da più di 2.000 persone. Il lavoro di Stefano Giovanazzi, quello finora svolto assieme a quanto ancora da compiere, sarà presentato venerdì 18 ottobre 2019 ad ore 20.30 presso il Centro civico di Crosano. Alla serata parteciperà anche l’Assessore alla cultura e all’istruzione di Brentonico Quinto Canali per illustrare la prossima divulgazione on line del lavoro del Giovanazzi, anche con innesto possibile sul sito “Trentino cultura”, e la coerenza e le potenzialità del progetto nell’ambito del programma “Archivio di comunità”. 

Costi

ingresso libero