Albero
Anch'io a teatro con mamma e papà
Totocalcio
Giallo mare minimalteatro Empoli
Albero
Progetto di Lezioni di Geografia di Vanni Pucci e Lucio Diana
" . Africa, non lontano dal Nilo .una distesa di terra sabbiosa bruciata dal sole, una pianura coperta d'erba gialla e rinsecchita e in mezzo un singolo albero solitario dalla vasta chioma ramificata, un mango. Una chioma di un verde fresco, rigoglioso e talmente intenso da formare una macchia di colore vivido e saturo .chissà, forse un tempo gli alberi erano molti, forse formavano un bosco poi tagliato e bruciato di cui quel mango è l'unico sopravvissuto. La gente dei dintorni si è data da fare per salvarlo intorno ad uno di questi alberi solitari, giace sempre un villaggio per resistere a quel sole l'uomo ha bisogno dell'ombra di cui l'albero è depositario e datore sotto l'albero si fa scuola al mattino, il pomeriggio tutto il villaggio viene a ripararsi sotto il mango anche le bestie, poi all'ombra si riunisce il consiglio degli anziani, alla sera si beve il tè e si raccontano i fatti del giorno dove la realtà si intreccia alla fantasia l'Africa non ha mai conosciuto la scrittura, qui la storia è sempre stata una tradizione orale, per questo l'ora della sera è così importante è il momento in cui il gruppo si domanda chi è da dove viene e dove sta andando, definisce la propria identità se non ci fosse l'albero non potrebbero riunirsi, non potrebbero prendere decisioni e soprattutto non potrebbero narrare la propria storia e la memoria si perderebbe ." Da "EBANO" di Ryszard Kapuscinski
organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara