Albero e città ovvero La natura in trincea

Libro di Alvaro Standardi. Introduce e coordina l'incontro, Lorenza Corsini, presidente della Società di scienze naturali del Trentino. Sarà presente l'autore

Incontri e convegni , Presentazione libro

Anche se viene condivisa la necessità della presenza degli alberi nella città, non sembra che il cittadino moderno sia consapevole delle funzioni che esso svolge in questo contesto; o meglio, forse le ha dimenticate a seguito della precipitosa e disordinata fuga dalle campagne e dalla montagna.

“Per circa mezzo secolo ho ascoltato e parlato di alberi con il linguaggio proprio dell'accademia e quasi esclusivamente con i pochi studenti, colleghi e professionisti provvisti delle conoscenze propedeutiche” dice l'autore Alvaro Standardi, “ma da tempo provavo desiderio di parlarne con un linguaggio accessibile e non solo dell'albero coltivato per fini produttivi (Frutticoltura, Forestazione) al quale uomini che conoscono bene il gigante dedicano particolari attenzioni spinti da ragioni di tornaconto.”

Così esordisce Alvaro Standardi, professore emerito presso la facoltà di Agraria all'Università degli studi di Perugia, per rivelare oggi uno sguardo nuovo sul ruolo dell'albero per la vita dell'uomo, una funzione che vede gli alberi al centro delle relazioni con l'ambiente cittadino. Un approccio nei confronti dell'albero e della natura stessa, che, attraverso una visione rispettosa e sensibile, vuole trasmettere le conoscenze essenziali sull'albero e rendere partecipi i cittadini e i lettori delle difficoltà a cui va incontro quando viene costretto in luoghi a lui non naturale, dove le costruzioni prevalgono in modo prepotente. Un percorso anche nel verde cittadino quindi, dove l'albero si trova spesso “in trincea”. Albero e città, ovvero, la natura in trincea è una sorta di manuale che ci insegna una nuova prospettiva per osservare la natura che ci sta accanto.

Alvaro Standardi ci dirà come è fatto l'organismo albero, come funziona e quali sono le sue esigenze affinché svolga adeguatamente il proprio metabolismo del quale noi siamo i primi a trarre i benefici effetti (tanto che da oltre mezzo secolo la normativa rende obbligatoria la loro presnza in città). Parlerà quindi dell'albero cittadino, che vive in un ambiente urbanizzato divenuto sempre più inospitale a partire dagli anni 60-70 del secolo scorso, per via della edificazione sviluppata anche in verticale e che penalizza la vita della chioma e delle foglie in modo particolare, e della impermeabilizzazione delle superfici nonché delle strutture sotterranee cittadine che penalizzano la vita delle radici.

L'autore infine illustrerà un decalogo, presente nel libro, per la buona gestione dell'albero cittadino, e una scheda attraverso la quale il lettore può valutare lo stato di salute e/o i rischi degli esemplari arborei che incontra quotidianamente sulla propria strada.