Alcide De Gasperi verso l’Europa

Convegno

Trento, Vienna e Roma sono i luoghi delle “tre vite” di Degasperi, impossibili da ricondurre a visione unitaria senza recuperare il filo nascosto del Novecento, quando il Trentino faceva ancora parte dell’Impero austro-ungarico. Un’operazione che apre alla comprensione storica del De Gasperi statista e protagonista della costruzione europea. È quanto hanno appunto fatto gli studenti coinvolti nel progetto “Luoghi e memorie di De Gasperi”. Ogni liceo ha individuato un ambito temporale privilegiato, nell’arco della biografia dello statista, da approfondire con una ricerca storiografica: l’Arcivescovile – da cui è partita l’iniziativa – e il Gymnasium di Vienna, distretto 16, si sono concentrati sulla fase precedente alla prima guerra mondiale (la formazione del primo De Gasperi e Vienna attorno al 1900), il liceo di Roma sulla fase finale della seconda guerra mondiale (Luoghi e memorie della riflessione ed azione politica di De Gasperi nel quartiere Prati di Roma nel biennio 1943-45), il liceo Prati di Trento sul periodo post bellico (De Gasperi tra europeismo e atlantismo)
Ogni liceo si è appoggiato ad un tutor scientifico, che ha individuato la bibliografia, le fonti storiche specialistiche e gli indirizzi di ricerca delle classi coinvolte, supervisionando, d’intesa con gli insegnanti, l’andamento della ricerca. Tutor (Alfredo Canavero dell’Università statale di Milano, Pietro Scoppola dell’Università “La Sapienza” di Roma, Sara Lorenzini dell’Università di Trento e Bertrand Buchmann dell’Università di Vienna) che interverranno, venerdì 15, con relazioni di cornice alla prima parte del seminario, mentre, al pomeriggio, si ascolteranno le comunicazioni degli studenti stessi.
Il seminario è una risposta del tutto originale e innovativa all’auspicio che accompagnò il lancio, da parte della Provincia autonoma di Trento, delle iniziative celebrative in occasione dei cinquant’anni dalla morte di Alcide De Gasperi. Lo ha ricordato stamane Dellai, quando ha ricordato l’invito affinché altri soggetti della società civile si facessero avanti con proprie autonome iniziative. “E questa – ha detto al proposito Dellai – è una delle iniziative più interessanti, perché aggiorna la scuola trentina sul piano dello studio della storia e del Novecento in particolare, senza il quale è difficile che i ragazzi possano orientarsi nel grande caos della contemporaneità”.
Una “rete”, si diceva, nata per favorire un modo diverso di fare staoria, meno tradizionale, meno frontale, dove l’alunno si fa pienamente corresponsabile di una proposta di riflessione sul proprio passato, anche della propria scuola, e si apre al tempo stesso al di là degli steccati ideologici del secolo scorso. Con uno sforzo di onestà intellettuale che esige sempre anche rigore critico. Un rigore garantito non solo dall’apporto dei tutor ma sostenuto anche dall’Università di Trento e dall’Iprase che, nel quadro dell’iniziativa Costruire storia” e in collegamento con il Museo storico in Trento, ha visto nel convegno che si terrà venerdì prossimo nell’aula magna dell’Itc una preziosa occasione per sviluppare anche più avanti con i due istituti cittadini promotori dell’iniziativa – Prati e Arcivescovile sono le scuole dove Alcide De Gasperi si formò negli ultimi anni dell’Ottocento – un ulteriore motivo di riflessione sulle modalità del “costruire storia” nell’ambito di un curriculum scolastico rinnovato.

Un modo per ricuperare e valorizzare dal passato una tradizione di confronto civico ben radicata in Trentino già all’iniziaio del Novecento è anche, infine, il coinvolgimento nel seminario dei giornali locali.
Motivazioni e contenuti che stamane sono stati al centro degli interventi del professor Paolo Dalvit del comitato organizzatore, di Sara Lorenzini dell’Università di Trento, del direttore dell’Iprase Ernesto Passante e degli studenti del Prati e dell’Arcivescovile. Uno di loro, Stefano Malfatti dell’Arcivescovile, ha spiegato come la ricerca su De Gasperi non sia stata solo l’occasione per gli studenti dell’ultimo anno di liceo di confrontarsi con il mondo universitario ma di aprirsi anche ad una dimensione europea: “Noi vorremmo fare questo rafforzando le nostre radici, perché crediamo in un’identità aperta, non chiusa, ed è anche per questo che ci piace ricordare ciò che Maria Romana De Gasperi disse agli studenti lo scorso anno invitandoci a non celebrare commemorazioni ma di studiare De Gasperi con l’intento di saldare la memoria del passato con il coraggio necessario per accogliere le sfide di questo nostro secolo. Indietro non si torna – ha concluso lo studente – se non per capire quanto è avvenuto, e poi per costruire il futuro con maggiore determinazione e ragionevolezza”.

15 aprile
• ore 8.45 Saluti introduttivi:
dott. Maurizio Gentilini, Istituto Luigi Sturzo, Roma
dott.ssa Lorenza Corsini, Liceo classico Giovanni Prati, Trento
prof. Umberto Giacometti, Collegio Arcivescovile Celestino Endrici, Trento
prof. Gustavo Corni, Università di Trento
Tiziano Salvaterra, assessore all’Istruzione della Provincia autonoma di Trento

Moderatore: Franco de Battaglia (Trentino)
• 9.30 prof. Alfredo Canavero, Università Statale di Milano) I rapporti italo-austriaci tra Ottocento e Novecento
• 10.05 prof. Bertrand Buchmann, Università di Vienna
Österreich-Ungarns innen- und außenpolitische Situation zwischen1900 und 1914

Moderatore: Danilo Fenner (Corriere del Trentino)
11.00 prof. Pietro Scoppola, Università “La Sapienza”, Roma, Alcide De Gasperi tra l’opposizione al fascismo e la rinascita democratica nel secondo dopoguerra”
• 11.35 dott. Sara Lorenzini, Università di Trento, La sfida della costruzione europea”

• 12.15-13.00 Dibattito

Esposizione dei lavori di gruppo degli studenti
Moderatore: Umberto Folena (L’Adige)
• 15.05 Liceo Arcivescovile La formazione del primo De Gasperi
• 15.40 Liceo di Vienna Wien um 1900
• 16.35 Liceo di Roma Luoghi e memorie della riflessione ed azione politica di De Gasperi nel quartiere Prati di Roma nel biennio 1943-1945
• 17.10 Liceo Prati De Gasperi tra europeismo e atlantismo
• 17.45-18.30 Tavola rotonda e chiusura dei lavori


organizzazione: ITC-Isig