Alessandro Turchi, un pittore veronese nella Roma barocca

Convegno

Conferenza parte della mostra "Gli incanti dell'arte. Dieci anni di acquisizioni al Castello del Buonconsiglio"

Relatrice: Paola Marini

Continua con successo il ciclo di conferenze dedicate alla mostra "Gli Incanti dell’arte", che il Castello del Buonconsiglio ha organizzato per approfondire i temi proposti dalle nuove opere entrate a far parte delle collezioni provinciali negli ultimi anni.
Il prossimo incontro è con Paola Marini, storica dell’arte e direttrice del Museo di Castelvecchio di Verona, che presenterà l’importante acquisto fatto dal Buonconsiglio "Il Miracolo di Sant’Agnese" di Alessandro Turchi, detto L’Orbetto (Verona 1578-Roma 1649). Il pittore, di origine veronese, visse buona parte della sua carriera a Roma negli anni cruciali delle novità caravaggesche prima, del trionfo degli artisti emiliani poi, fino all’avvio del barocco.
Nella conferenza di giovedì prossimo Paola Marini ripercorrerà la vita e le tappe principali della carriera del pittore, alla luce delle recenti ricerche illustrate nella mostra monografica che la città di Verona gli ha dedicato nel 1999. Dallo studio presentato nell’esposizione di Castelvecchio "Alessandro Turchi detto l’Orbetto" (nel 1999), emerse che l’artista trovò, in quel variegato periodo romano che precedette il barocco, una sua linea di "naturalismo temperato" che si riallacciava alle matrici classiche della sua formazione veronese.
L’appuntamento è dunque per giovedì 15 gennaio alle 18 al Castello del Buonconsiglio con un altro dei preziosi gioielli delle collezioni provinciali: "Il Miracolo di Sant’Agnese", un olio su tela dipinto nei primi decenni del Seicento da Alessandro Turchi, che in quegli stessi anni lavorò alla decorazione della Sala Regia al Quirinale e ricevette commissioni dal cardinale Scipione Borghese.