All'Armi All'Armi

Manifestazioni ed eventi

La guerra al tempo della guerra: quella combattuta da uomini e armature, strappata a suon di stratagemmi dal campo di battaglia, ingaggiata in nome dell’onore e dell’amore. Questa la guerra nel mondo del Medioevo: una presenza costante, calata nella vita di ogni giorno sin nelle singole architetture, costantemente ricordata da torri, bastioni e mura sempre pronte ad essere munite. Questo il tema della imponente “tre giorni” che Castel Beseno si prepara ad ospitare l’8 agosto (dalle 14 alle 22), il 9 agosto (dalle 10 alle 22) e il 10 agosto (dalle 10 alle 18).
La parola chiave è una sola, ed è il richiamo al quale risponderanno una decina di gruppi di appassionati provenienti non soltanto da tutta la Penisola, ma anche dal Nord dell’Europa: “All’Armi All’Armi” è infatti il titolo del terzo incontro internazionale dei gruppi di rievocazione storico militare europei.
Tra le mura di Castel Beseno, rivive la ricostruzione di un vero e proprio campo militare con comandante. Per la durata di tre giorni, alcuni tra i più noti gruppi a livello internazionale faranno rivivere il complesso e imponente apparato dell’arte della guerra: dalle tende alle esercitazioni, dalle armi alle macchine da difesa, un inventario di brividi antichi tra bagliori di armature e precisioni di balestre. Anche il pubblico sarà ammesso alla vita dell’accampamento e, in alcuni casi, potrà rivivere partecipando di persona ad alcuni aspetti della vita militare prima e dopo la battaglia. Oltre alle compagnie che faranno rifulgere l’ardore delle gesta militari, infatti, anche vari personaggi della vita quotidiana di un accampamento parteciperanno alla rievocazione dando ad “All’Armi All’Armi” anche una dimensione ludica: le pietanze tipiche, i giochi, gli scherzi dei giullari si apriranno un varco tra tornei e armature.
“All’Armi All’Armi” vedrà la partecipazione dei gruppi: Landsknecht Bretten (Germania), Des Schedel Schwarzer Haufen (Germania), Compagnia San Eustachio (Italia), Compagnia d'Arme Ausculum (Ascoli Piceno), Compagnia San Martino (Rimini), Gli Uomini della Condotta (Trecate), la Compagnia di San Nicolò (Venezia), Cavalieri del Drago Antico (Castelfranco Veneto), Nespolo Lo Giullare, Clamor et Gaudium, Bruno lo Speziale, Gruppo Alchymia e, infine, la Compagnia delle Arti.

Direzione del campo di Massimiliano Righini. Con la collaborazione del Consorzio Europeo Rievocazioni Storiche.

Severa, potente, inespugnabile: così appare l’antica mole di Castel Beseno a chi le si avvicina, salendo l’erta in cima alla quale il maniero riposa da quasi un millennio. Quello che è, non a caso, considerato come uno degli esempi più interessanti di architettura castellana della zona alpina si trova in una posizione strategica per il controllo della Valle dell’Adige: per questo motivo il rilievo sul quale sorge Castel Beseno presenta tracce di insediamenti ben più antichi, che risalgono all’indietro nel tempo sino all’Età del Bronzo. I due corpi originari del complesso risultano unificati già a partire dal XII secolo, dalla potente casata dei Castelbarco: i feudatari dei Principi Vescovi di Trento procedettero a un primo ampliamento della struttura, che passò poi in mano, nel 1470, ai conti Trapp.Proprio a loro si deve l’imponente ricostruzione cinquecentesca, conservata sino ad oggi, che dà a Castel Beseno un marcato carattere difensivo: memoria delle lotte di cui il maniero fu protagonista, nel corso del Quattrocento. Il centro della disputa - il dominio sulla Vallagarina - portò l’Impero e la Repubblica di Venezia a scontrarsi in lotte sanguinarie, che videro sconfitte le truppe venete. Da allora Castel Beseno mantiene intatta la sua struttura inespugnabile e la sua vocazione difensiva, benché - nonostante gli interni severi e spogli - all’interno della sua cinta muraria trovino posto testimonianze sorprendenti, come alcuni preziosi frammenti di pittura cinquecentesca e come il magnifico e ampio Campo dei Tornei.
Il lungo degrado cui il castello è stato sottoposto nel corso dei secoli è stato brillantemente scongiurato grazie ai restauri che la Provincia Autonoma di Trento vi ha avviato sin dal 1973: oggi, completamente restituito al suo originario e composto splendore, Castel Beseno è apprezzata sede di mostre temporanee e contenitore d’eccezione per eventi culturali e per spettacoli, come “All’Armi All’Armi” e “Notturni a Castello”.


organizzazione: P.A.T. Assessorato alla Cultura Servizio Attività Culturali - Castello del Buonconsiglio Monumenti e Collezioni Provinciali - Hanno collaborato: i Comuni di Besenello e Calliano