Alla ricerca del grande e terribile mago di Oz
Anche L. Frank Baum, autore de "Il Mago di Oz", era mancino come Lewis Carroll, autore di "Alice nel Paese delle Meraviglie", e anche lui, come Carroll, possedeva una fantasia, una creatività, un animo - tout court - bambino senza nessuna intenzione di svendersela.
Perciò egli sapeva esattamente, proprio come Carroll, ciò che piace ai bambini, semplicemente perché le loro scelte sono anche le sue. Perciò nel suo libro può parlare di maghi, streghe, scimmie volanti e soprattutto di omini di latta ala ricerca di un cuore, di spaventapasseri che parlano e di leoni fifoni. E lo fa alla grande tirandosi dietro tutti, bambini e adulti, perché tutto ciò che narra lo vive assolutamente senza artifici né bamboleggiamenti.
A conferma, ove occorra, che "luomo diventa ciò che è", come afferma Nietzsche, basta che ciascuno impari a conoscersi, con laiuto di qualcuno di giusto e di qualcosa di altro, come lamicizia appunto. E tutto ciò in una storia per bambini. Grande Baum!
Per questi motivi e per altri ancora, dopo aver reso omaggio al genio di Carroll, portando in scena la sua Alice, ora mi piace celebrare la fantasmagorica creatività di Baum con lallestimento de "Alla ricerca del grande e terribile Mago di Oz", una interpretazione della sua opera in chiave decisamente moderna con la combinazione di molteplici forme e linguaggi, ricomprendendovi anche quelli multimediali, che meglio possano tradurre e comunicare ai ragazzi di oggi la poeticità e la sublime intelligenza delle sue pagine.
Maria Cristina Giambruno
REGISTA: Maria Cristina Gianbruno - COMPAGNIA: Teatro Stabile di Innovazione L'Uovo (L'Aquila)
organizzazione: Comune di Scurelle - Coordinamento Teatrale Trentino