Alla scoperta dei principali biotopi della Val di Fiemme

Manifestazioni ed eventi

Vivi l'Ambiente 2004
Lago delle Buse (Castello), Paludi dei Mugheri (Predazzo), Canzenagol (Ziano), Torbiere di Lavazè (Varena), Lago Nero (Capriana), Zona umida di Valfloriana (Valfloriana).
Destinatari: percorsi aperti a tutti coloro a cui piacciono le zone umide
Calendario:
13 luglio Torbiere di Lavazé
27 luglio Paludi dei Mugheri
10 agosto Canzenagol
12 agosto zona umida di Valfloriana
19 agosto Lago Nero
24 agosto Lago delle Buse
Ritrovo e rientro: ad ore 9.30 in un luogo da definirsi con gli enti collaboratori in relazione al biotopo. Dalle 9.30 alle 16.00
Prenotazioni: presso le APT locali (tel. 0462 241111), il Consorzio Fiemme Reservation (tel. 0462 341419)
massimo 18/20 persone.

I biotopi provinciali www.provincia.tn.it/areeprotette

Torbiere di Lavazé
Il biotopo Torbiere del Lavazè è situato in corrispondenza dell'omonimo Passo e tutela alcune tra le principali torbiere del versante destro della Val di Fiemme denominate rispettivamente "Becco della Palua" e "La Torba", che per la loro vicinanza sono state accorpate in un unico biotopo.
Entrambe le zone umide appartengono, per il tramite del Rio Nero, al bacino idrografico del Torrente Ega che sgronda in Provincia di Bolzano. I due materassi torbosi fungono da serbatoi di acqua che viene rilasciata poco a poco, assumendo così la preziosa funzione di veri e propri volani idrici.

Palù dei Mugheri
Il biotopo Palù dei Mugheri è una bellissima torbiera a gradoni. La sua origine è legata alla presenza, nel substrato, di una grande riserva d'acqua.
Questa torbiera è molto caratteristica, e per certi aspetti addirittura unica; ospita infatti specie che possono essere definite "relitti" di una passata flora e fauna più fredda oggi relegata solo a latitudini molto più settentrionali.

Canzenagol
L'ambiente del biotopo è costituito dal piccolo pianoro della malga di Canzenagol, in cui l'attività del pascolo è stata abbandonata da tempo, ma la cui passata presenza è evidente nella vegetazione nitrofila che ha invaso il prato sottostante. Esso si presenta di notevole bellezza paesaggistica e relativa integrità.
La zona circostante, ricca di ruscelli, è costituita da ripiani prativi umidi in cui l'abete rosso (Picea excelsa ) sta un poco alla volta entrando, determinando la chiusura dell'area in seguito alla formazione del bosco.
Il biotopo è costituito da una depressione piana in cui si è formata una torbiera con elementi tipici sia delle torbiere basse che di transizione.

zona umida di Valfloriana
Questo biotopo è situato su una sorta di altipiano uniformemente inclinato, vasto qualche centinaio di ettari, che comprende "elementi" ambientali molto diversificati tra di loro.
Vi si rinvengono, infatti, decine di torbiere grandi e piccole, boschi fitti o radi ma tutti ricchissimi di specie, sorgenti, cime montuose con rocce nude o quasi, aree di frana, radure, cespuglieti d'alta quota, ecc. L'affiancamento di tutti questi elementi costituisce un mosaico territoriale di estremo pregio naturalistico, che, ad un'attenta analisi, risulta essere molto omogeneo sotto l'aspetto eco-funzionale.

Lago Nero
Il biotopo racchiude ambienti forestali sommitali a scarsa antropizzazione e il cosiddetto Lago Nero, un'interessante "torbiera alta" che ha dato il nome all'area protetta.
Quest'ultimo è oggi una zona umida, una torbiera, per gran parte della sua superficie occupata da vegetazione palustre e caratterizzata dalla presenza di un piccolo specchio d'acqua.
Un tempo la conca ove giace la torbiera ospitava un piccolo bacino, via via riempitosi in seguito al lento e naturale processo di intorbamento, ad opera della vegetazione palustre.

Lago delle Buse
Il lago delle Buse è un piccolo specchio d'acqua di origine glaciale posto verso la testata della Val Cadino, una laterale della Val di Fiemme. Il lago, ricavato all'interno delle rocce porfiriche che caratterizzano tutta la Catena dei Lagorai, è localizzato sopra il limite del bosco in una zona occupata da rododendro (Rondodendron ferruginuem ), ginepro nano (Juniperus communis ssp. nana ) e mirtillo (Vaccinium myrtillus ). Il Lago delle Buse, come gli altri circa 90 specchi d'acqua dei Lagorai, è un tipico esempio di lago oligotrofico di alta montagna e ricade in un'area che dal punto di vista vegetazionale è emblematica di tutta la parte centrale della catena, con abbondante presenza di pino cembro (Pinus cembro ) nello strato arboreo.


organizzazione: Rete trentina di educazione ambientale - APPA