Allure | Mozart/Aqua

Danza

Trento a Teatro
InDanza

Compagnia Balletto dell’Esperia
Allure
Coreografia, luci e costumi : Paolo Mohovich
musica: Marin Marais e Jean Baptiste Lully
interpreti: Christian Alessandria, Cristiana Casadio, Roberto Costa Augusto, Silvia Moretti, Elena Rittatore, Miguel Soto Calatayud.

... Scivolando in punta di piedi, pestando con forza il suolo, camminando con apparente disinvoltura “indossiamo” il portamento come una corazza. Ma a volte, volentieri, la dimentichiamo per lasciarci andare... per raggiungere noi stessi.
Le splendide musiche che accompagnano questo balletto sono di due compositori barocchi, Marin Marais e Jean Baptiste Lully, vissuti all’epoca della corte del Re Sole, Luigi XIV. La coreografia trasmette alcuni momenti di solennità intrinseci nella musica di corte o “musica cerimoniosa”; ad essi si aggiungono movimenti stilizzati che richiamano passi e movenze della danza barocca alternati a sequenze che invece richiamano una gestualità militaresca e cavalleresca.
Le musiche di “Allure” sono state utilizzate alcuni anni fa nel film “Tous le matin du monde” di Alain Corneau, film ispirato alla vita del grande compositore francese Marin Marais interpretato da Gerard Depardieu.

Mozart/Aqua
Coreografie di Paolo Mohovich
Musica Wolfgang Amadeus Mozart e suoni acquatici
Costumi Jorge Gallardo
Luci Sergio Rissone e Paolo Mohovich
Interpreti Chistian Alessandria, Giuseppe Canizzo, Cristiana Casadio, Paolo Mohovich, Silvia Moretti, Elena Dittatore, Miguel Soto Calaltayud

Mozart/Aqua è un balletto che si ispira all’affinità tra l’elemento acquatico e la leggerezza quasi naturale delle partiture mozartiane. Paolo Mohovich ha creato una coreografia che vuole giocare sulla contrapposizione tra dionisiaco e apollineo, tra la forza della natura e la ricercatezza architettonica della musica barocca. Due mondi che non si respingono, ma anzi che divengono, quasi come in un respiro, la conseguenza, lo sfogo l’uno dell’altro.
Ricordando il 250° anniversario del genio di Salisburgo, Mohovich ha voluto fare uso, sempre per abbinare due mondi differenti, di una dinamica molto acquatica nel disegno coreografico (i suoni acquatici, tra cui anche i suoni emessi da cetacei marini, sono visti come parti integranti di autentiche sinfonie naturali) abbinata ad un’altra più eterea, dove i danzatori assecondano le famose melodie mozartiane. Il proposito é creare una vera festa di plasticità in cui immergersi.
I ballerini dunque alternano a sequenze neoclassiche, che mettono in luce il loro ottimo livello tecnico, movimenti che riproducono la lentezza prodotta dall’attrito dell’acqua sul movimento umano, movimenti di braccia ispirati ai mammiferi marini e ad altre creature marine, movimenti che ricordano quella dimensione acquatica piacevole e primordiale in cui ogni essere umano si trova prima di nascere. Si potrà così vedere in ogni artista presente in scena la primordialità dell’”essere animale” e il suo volto opposto, risultato dell’elaborazione di molteplici codici presenti nelle tecniche di danza costruite dall’uomo durante i secoli. A dire che dionisiaco e apollineo convivono in ognuno di noi.

Informazioni sulla prevendita

Biglietti in vendita da lunedì 22 ottobre

Compagnia relativamente giovane il Balletto dell’Esperia, ma non per questo meno interessante. Al contrario, le qualità artistiche del direttore Paolo Mohovich e la solida preparazione classica dei sette danzatori solisti che lo compongono ne hanno fatto, in soli nove anni di attività, un ensemble riconosciuto a livello nazionale.
Fondato a Torino nel 1999, il Balletto dell’Esperia nasce dalla grinta del danzatore e coreografo Paolo Mohovich, bolognese di nascita ma internazionale di formazione. Dopo gli studi in Francia, Inghilterra, Cuba e il perfezionamento in Italia, Mohovich - che è stato interprete di Victor Ullate a Madrid, del Balletto di Toscana e del Ballet de Saragoza - intraprende la strada della coreografia ottenendo dalla metà degli anni Novanta riconoscimenti come autore a due edizioni del prestigioso Concorso coreografico “Prix Volinine” di Parigi (’95 e ’97).
Fino ad oggi Mohovich ha creato una trentina di lavori non soltanto per il Balletto dell’Esperia di cui è direttore artistico, coreografo principale e interprete, ma anche per numerosi altri ensemble. Come è naturale che sia, le sue coreografie costituiscono la parte predominante del repertorio del Balletto dell’Esperia che si è però distinto in questi anni anche per l’interpretazione di lavori nati dall’estro di altri coreografi. E’ stato Mohovich a volere fermamente che la compagnia ampliasse gli orizzonti, commissionando produzioni ad hoc ad affermati autori di oggi quali Laura Corradi, Immaculada Rubio, Eugenio Scigliano e chiedendo l’autorizzazione a danzare significative coreografie del secondo Novecento come l’intramontabile Steptext di William Forsythe.
La serata proposta questa sera prevede due titoli di Mohovich tra i più recenti della compagnia: Allure del 2005 e Mozart/Aqva del 2006. Il primo brano, Allure. declina l’imponente musica di Marin Marais e Jean Baptiste Lully in un gioco di portamenti, forme e posture. Il secondo, ha preso vita in occasione dei festeggiamenti dei 250 anni dalla nascita di Mozart e si ispira alle affinità sentite dal coreografo tra l’elemento naturale acqua e la ‘leggerezza’ della musica del grande compositore salisburghese. Entrambi i balletti, astratti e dalla scenografia essenziale, mettono in luce la ricercatezza formale di Mohovich e le doti tecniche dei suoi danzatori. Allure lo fa in uno spazio di ‘lotta’, di affermazione personale nel quale troppo spesso dominano le ‘corazze’ e la paura dell’altro; Mozart/Aqva in uno spazio ‘liquido’, un mare immaginario, dove gli interpreti si trovano a fluttuare sospesi nell’avvolgente musica di Mozart alla quale si alternano rumori della natura come onde che si infrangono e suoni emessi da cetacei marini, e dove appaiono anche improbabili cigni.

Sabato 23 febbraio ore 17
sala medioevale - Teatro Sociale
Caffè InDanza
Incontro con Paolo Mohovich (coreografo della Comapgnia Belletto dell'Esperia)


organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara