Almeno i nomi. Storie parallele di deportati. 1939-45
Giornata della memoria per non dimenticare le vittime della Shoah, delle leggi razziali e delle persecuzioni, ma anche per ricordare chi si è opposto a costo di rischiare la propria vita.
Laboratorio teatrale studentesco a cura del Laboratorio di storia di Rovereto
regia di Michele Comite
Da tre anni ormai il Laboratorio di storia di Rovereto è affiancato da un nutrito gruppo di ragazzi/giovani (venticinque, dalle medie all’università, e non più solo di Rovereto) che si è assunto il compito, non facile ma necessario, di trasmettere attraverso il teatro la storia e la memoria di coloro che subirono l’offesa della deportazione e, poi, spesso, della dimenticanza. Verrebbe da dire: di assumere sul proprio corpo, quello di ciascuno di loro che nel lavoro teatrale diventa uno, il corpo ferito dell’Europa di ieri.
Storie note di deportati che furono anche grandi testimoni (Germaine Tillon, Irène Némirovsky, Etty Hillesum, Primo Levi, Marguerite Duras, Anne Sophie Scholl, Edith Stein), e storie quasi sconosciute, o sconosciute del tutto, di trentini che finirono la loro vita allo stesso modo e non testimoniarono.
Uomini e donne a cui il Laboratorio di storia, in questi anni, ha restituito “almeno i nomi” e che il Laboratorio teatrale studentesco ha riportato in qualche modo in vita: in un racconto corale che si avvale di parole, movimenti, musiche, canti.
Riservato alle scuole