Altre percezioni
Ospiti dell'Andromeda Tiziana Torcoletti e Vincenzo Verderosa
“Nulla, come qualcosa, accade dappertutto“ (Philip Larkin, Ricordo,Ricordo)
Il nulla è la sorgente, la realtà sarà il fiume che si sfrangia tra i sassi e trasparente li attraversa. Vincenzo Verderosa allude al suo lavoro , descrive la sua tensione espressiva come il comportamento della luce sull’acqua, con i suoi gesti devia gli istanti reali dalla direzione iniziale verso un luogo che non conosce altra legge che il caos. Da lì si riparte verso altri giochi di luce di spazi dove l’intelligenza emotiva riassembla un altrove, realtà fatta di strati storici della coscienza, miraggi sottratti . I suoi lavori si aprono ciascuno come un ventaglio. Tra gli strati corre aria, il tempo piegato da un’ emozione, il respiro invisibile: la passione di vivere. La vita è rincorsa a perdita d’occhio di fotogramma in fotogramma, gesto dopo gesto, attenzione e silenzio per esplodere colorata e superba. (C.Gherlantini) Con le foto di Tiziana Torcoletti ritroviamo invece la passione di vivere in un'oscura solitudine, come davanti ad un grande specchio, immersi in atmosfere gotiche, e rifuggiamo il nulla, tra forme di corpi che ci guidano alle fatiche quotidiane, nella ricerca della nostra origine. La schiena ignuda muove il desiderio di accarezzarla e la mano si configura come il segno della massima dignità del corpo umano, con la possibilità di aprirsi e di abbandonarsi alle proprie potenzialità fisiche e immaginarie per entrare in contatto con l’anima immortale."
Tiziana Torcoletti vive e lavora ad Ancona. Appassionata d'arte, frequenterà per molti anni lo studio dell'artista Christian Martin e attraverso i suoi insegnamenti apprenderà la tecnica del disegno a matita. Le sue opere sulla carta e sulla stoffa con sfumature e tratti leggeri si orienteranno verso corpi femminili. Partecipa con i suoi disegni a diverse mostre fino a che nel 2007 apre una sua galleria d'arte che in seguito, con la collaborazione di altri artisti, diventerà l'Associazione Culturale Galleria Puccini di cui è il direttore artistico. Si avvicinerà alla fotografia. qualche anno dopo partecipando anche agli incontri del circolo fotografico Scatto Flessibile. Espone le sue foto in alcune mostre e partecipa ad alcuni concorsi fotografici. Ama, attraverso la fotografia, raccontare ciò che osserva, inseguendo i particolari e tentando di catturare i momenti unici, gli aspetti curiosi, le peculiarità d'una situazione.
Vincenzo Verderosa è nato a Palermo, dove vive e lavora. Artista autodidatta, su di lui ha esercitato una notevole influenza la passione dei genitori per la pittura, anch’essi pittori. Gran parte dei lavori del periodo giovanile, sono disegni prevalentemente realizzati a matita, china, creta e carboncino. Questi materiali spesso combinati tra loro danno forma a paesaggi desolati e brulli, caratterizzati da una prospettiva senza un punto focale predeterminato. Gli elementi geometrici diventano spesso parte integrante della natura quasi aliena dei luoghi raffigurati, dove talvolta regnano immobili figure immaginarie e prevalentemente femminili. I colori, come ricordi adagiati negli scaffali della memoria, fuoriescono e vorticano sulla tela, trasformandosi in mare, montagna, fiore, bottiglia, donna ecc. Dalla fine degli anni ’90 ad oggi l’uso delle tempere si combina quasi sempre con materiali sempre diversi (legno, plastica, silicone, stucco, catrame, oggetti riciclati, pellicola, fil di ferro, spago), i quali danno valore formale al tema trattato.
organizzazione: Studio d'Arte Andromeda