Always Moving

Danza

Trento a Teatro
InDanza

Al Teatro Sociale si chiude la Stagione InDanza 2011/12 con i DanceWork Chicago.
La compagnia porta in scena, martedì 17 aprile, sei coreografie in una serata intitolata Always moving. Ancora una volta, in questa Stagione, verrà presentata una prima; la terza coreografia dal titolo ADDIO AMORE in scena al Teatro Sociale è infatti una prima assoluta.

Dance Works Chicago
Always Moving
Direzione artistica Julie Nakagawa
Coreografie Edgar Zendejas, Gina Patterson, Brian Enos, Christian Spuck e Harrison McEldowney

Il titolo della serata, Always moving, è il motto di DanceWorks Chicago: “Sempre in movimento!”. E’ questa la forza del giovane gruppo americano fondato a Chicago nel gennaio 2008 e palesatasi al mondo con una serata collage al Ruth Page Center for The Arts della città dell’Illinois nel giugno dello stesso anno.
Guidato artisticamente da Julie Nakagawa, co-fondatrice insieme a Andreas Böttcher, attuale direttore esecutivo, il gruppo nasce con l’impegno di costituire un luogo di crescita per danzatori e coreografi: una sorta di palestra/vetrina per artisti in cerca di visibilità in cui restare per un massimo di due anni prima di spiccare definitivamente il volo per altri lidi internazionali. Valorizzare i singoli interpreti fornendo loro un’ampia gamma di stili e tecniche al fine di sviluppare differenti approcci artistici è lo spirito che guida i due appassionati direttori. Sei attualmente i ragazzi che fanno parte della community (il termine Company è bandito dalla direttrice che sottolinea invece lo spirito di condivisione di esperienze del DanceWorks optando per la definizione di comunità) per i quali i direttori stanno costruendo un repertorio ad ampio spettro. Nel loro carnet di titoli, una dozzina ad oggi, si trovano tutte le declinazioni del contemporaneo, dal modern al jazz passando dall’improvvisazione alle influenze della danza di strada. Coreografi riconosciuti a livello nazionale ed internazionale, chiamati a guidare i ragazzi come veri e propri mèntori, partecipano con entusiasmo al progetto. Ne è testimonianza il frizzante programma a più mani e stili proposto questa sera come ultimo appuntamento della Stagione Danza 2011/2012. Un’occasione anche per scoprire autori di primo piano americani assai poco frequentati nel nostro continente: da Brian Enos, ballerino dello Houston Ballet e coreografo di compagnie quotate quali la Hubbart Street Dance Chicago, al messicano Edgar Zendejas pietra miliare del repertorio de Les Ballet Jazz de Montréal, alla francese, naturalizzata a New York, Nelly van Bommel, a Gina Patterson ex-danzatrice classica della Pittsburg Opera approdata con successo alla coreografia, a Harrison McEldowney noto creatore di coreografie per la televisione e il cinema, il programma promette varietà stilistica e sorprendenti mood. Lo stesso si può dire per le fonti musicali a cui gli autori fanno riferimento: Addio amore di Nelly van Bommel, in prima assoluta a Trento, si ispira alla musica della tradizione popolare sarda, siciliana e greca, mentre il brano di Enos, Beat in the Box, attinge alle sonorità beatbox dei sobborghi urbani. Call the whole thing off, di McEldowney, strizza l’occhio al teatro musicale in un appassionato pas de deux dal piglio irriverente, mentre Nocturnal Sense osa combinare manierismi hip con sonate e arie di Antonio Vivaldi. My Witness di Gina Patterson si nutre delle ballate folk del noto trio di Chicago Sons of the Never Wrong mentre il brano d’apertura, Sada, di Zewndejas vibra sulla composizione di Staphan Micus noto musicista tedesco che attinge agli strumenti tradizionali del mondo per realizzare composizioni fusion, nelle quali i confini si perdono travolti dalle atmosfere.


organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara