Andrea Garnero: interventi e misure di contrasto alla povertà lavorativa in Italia
In Italia un quarto dei lavoratori ha una retribuzione individuale bassa (cioè, inferiore al 60% della mediana) e più di un lavoratore su dieci si trova in situazione di povertà (cioè, vive in un nucleo con reddito netto equivalente inferiore al 60% della mediana). Nel dibattito pubblico, la povertà lavorativa è spesso collegata a salari insufficienti mentre questa è il risultato di un processo che va ben oltre il salario e che riguarda i tempi di lavoro (ovvero quante ore si lavora abitualmente a settimana e quante settimane si è occupati nel corso di un anno), la composizione familiare (e in particolare quante persone percepiscono un reddito all’interno del nucleo) e l’azione redistributiva dello Stato. Partendo da una discussione dei meccanismi che conducono a situazioni di povertà lavorativa, Andrea Garnero presenterà alcuni dati rispetto all’estensione e le caratteristiche del fenomeno in Italia e le cinque proposte elaborate per il Ministero del Lavoro per contrastare efficacemente sia il diffondersi delle basse retribuzioni e del limitato reddito da lavoro, sia la crescita della povertà nei nuclei familiari in cui siano presenti lavoratori e lavoratrici.
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