Angelo Branduardi in concerto
Musica d'Autore
LA LAUDA DI FRANCESCO
In musica, parole e danza
Di e con Angelo Branduardi
Testi di Luisa Zappa Branduardi
Sceneggiatura di Stefania Garibaldi
Regia di Oreste Castagna
La Lauda di Francesco non è in musical, non è un'opera, non è un concerto e non è commedia né danza: è una Lauda ossia una rappresentazione di tutte queste forme espressive in unico contesto e che interagiscono tra loro. Il cantante recita ed interviene con i ballerini; cantano recitano, gli attori ballano suonano e cantano.
La Lauda di Francesco è la continuazione logica ed artistica del progetto dell' Infinitamente Piccolo, l'Album dell'Artista Angelo Branduardi, pubblicato dalla EMI nel 2000, ed il cui concerto ebbe enorme successo e venne rappresentato al pubblico dei giovani in Roma, davanti al Papa Giovanni Paolo II e le centinaia di migliaia di giovani accorsi in Roma nell'agosto del 2000.
L'Album ed il concerto cantavano la storia, la Lauda metterà in scena un susseguirsi di viaggi virtuali dal medievo ad oggi che il pubblico intraprenderà durante lo svolgimento della rappresentazione le storie di Francesco e dei suoi compagni si rivelano di straordinaria modernità e a-temporalità.
In scena: immagini, forma e colori ispirati ai dipinti di Giotto; dialoghi, costumi e tematiche sorprendentemente ricche di analogie a dispetto di epoche e culture così distanti tra loro.
È un'opera a più livelli, una serie di cerchi concentrici volti a unire la profondità del teatro recitato, l'intramontabile armonia di forme della danza e la profondità della musica nella persona di Angelo Branduardi.
Dal 10 ottobre 2004 la Lauda di Francesco inizierà il suo cammino nei teatri d'Italia e d'Europa
Note della sceneggiatrice
Nel presentare un'opera, si sceglie solitamente di raccontare qualcosa sul personaggio protagonista, ma noi non vogliamo.
Non crediamo ci sia nulla da aggiungere sulla carismatica figura di San Francesco, nulla che i nostri cuori non sappiano già.
Possiamo solo sottolineare che quest'opera è semplicemente la storia di un grande uomo e che la scelta artistica è mirata a far vivere un po' di San Francesco in ognuno di noi.
San Francesco che è prima di tutto un uomo, un uomo straordinario che, con il suo esempio, può far riflettere tutti sulla propria vita.
Francesco che ci fa riflettere su tematiche più che mai attuali: la pace, l'ecologia, la speranza e la solidarietà.
Francesco che è solare, pieno di vita, passionale come un uomo qualunque; che è vittima della rabbia di fronte alle ingiustizie e che si lascia prendere dallo sconforto nel vedere tanta sofferenza; ma che, grazie alla sua fede profonda, non smette di credere di poter cambiare il mondo.
E così ha fatto.
Francesco che, controllando l'"animalità" insita in sé stesso, sceglie la strada della speranza e della compassione.
Francesco che è forte e debole allo stesso momento, innamorato della vita e disgustato dalle sofferenze; Francesco che ama la natura nella sua totalità - positiva e negativa - ed è cosciente di poter vedere la vita anche nel dolore e nella malvagità.
Francesco che è legato da una forte fede con Chiara, una fede per la stessa missione, che li porta a risvegliarsi nella completa contemplazione della vita.
cassa del Teatro Auditorium ore 10-19 dal lunedì al sabato
cassa del Teatro Sociale ore 16-19 dal lunedì al sabato
Casse Rurali Trentine convenzionate in orario di sportello
e inoltre:
a Trento: Radio Dolomiti, R.T.T.R, Promoevent Service, Radio Italia, Trentino Mese, Elettrocasa
a Bolzano: Baba's dischi
a Rovereto: Musica 3000
a Riva del Garda: Disco Time
Circuito prevendita Show Time Ticket (www.showtime-ticket.com 0473/229122)
Francesco che è cosciente della sua missione, ma rimane umano nella complicità con i suoi amici-fratelli, come avviene con Bernardo.
Tutto questo vuole essere trasmesso grazie alle inconfondibili e profonde note di Angelo Branduardi che, ancora una volta, si dimostra uno dei più grandi talenti della musica italiana. Grazie alla sua arte, Angelo musica le parole di San Francesco, dando vita ad un valzer di emozioni che rendono i primi testi della nostra letteratura fruibili a tutti e diretti ai nostri cuori.
Le musiche si sposano con una lettura prosaica della vita di San Francesco, tesa a mostrarne il lato umano e attualissimo di uno spirito nobile in lotta con la crudezza che a volte la vita ci mostra.
In scena gli attori saranno chiamati ad interpretare il più difficile dei ruoli: l'umanità.
In una serie di scene completate da un cast di ballerini, si rappresenterà la vita di un uomo fuori dal comune, di un maestro imperituro, di un mito a cui tutti noi dovremmo tendere.
Si presenta così un opera che può essere letta in tre tempi: musica, recitazione e danza: un connubio di arti per il più naturale dei messaggi, purtroppo spesso dimenticato: l'amore per l'umanità tutta.
Stefania Garibaldi
LA LAUDA
La lauda è una composizione poetica e musicale e la sua origine risale al Cantico, in cui il sentimento religioso scopre per la prima volta il mondo della natura.
Nella lauda il passaggio dalla forma lirica alla forma drammatica avviene all'interno delle confraternite laiche dei disciplinati o flagellanti. Alla fine del secolo XIII la musica della lauda è già avviata alla tonalità e compaiono le arie "allegre", in contrasto con toni luttuosi e penitenziali, a volte più recitativi. All'inizio esiste un solista al quale fa da contrappunto il coro in seguito i personaggi vengono introdotti a pronunciare discorsi. Col tempo il canto fu sostituito dalla declamazione e la musica limitata ad intermezzi. Tutto ciò avveniva in Umbria e a Perugia si formò l'avanguardia che sviluppò il teatro. Il palco era allestito in modo molto semplice a volte con il solo utilizzo di assi grezze. Gli attori passavano da una scena all'altra, spesso gruppi diversi coesistevano nelle varie scene, in modo da sviluppare anche più azioni contemporanee. Una tecnica simile a quella pittorica del polittico, con la quale i pittori del tempo illustravano i momenti della vita di un santo in riquadri contigui. Oggi tale tecnica si potrebbe paragonare solo al cinema.
La lauda drammatica, non è altro che figlia della nuova civiltà, fiorita in quella estrema età del Medio Evo che vede i germi della vita moderna, rigogliosa in Italia come in nessuna altra parte dell'Europa. In quel periodo il "Terzo Stato" infranse l'armatura del Feudalesimo e si affacciò alla fervida vita delle città comunali. La religione diviene più umana, più vicina, accanto all'uomo e dentro all'uomo. In quest'ottica si desiderò una Chiesa primitiva, popolare, povera e spirituale, in contrasto con il potere temporale di Roma. Gli Eretici, i nuovi Ordini e le Compagnie religiose lottano per restituire la religione ai laici, per mettere gli insegnamenti della parola divina alla portata di tutti. Da questa evoluzione nasce la lauda in volgare, prima lirica e poi drammatica. Ed è, così, naturale che nasca nell'Umbria di Francesco e sul suo diretto esempio. La lauda compirà un percorso inaspettato e molto popolare culminando con la sua naturale e più alta conseguenza: la Commedia di Dante.
"FRANCESCO" vuole riprendere, abbracciare e ispirarsi a questa antica e sempre toccante forma d'arte.
organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara - in collaborazione con Showtime agency, Studio Idea e Trentoeventi