Animal Love

Cinema

Uomo/animale: incontri tra generi
Cinema

Venerdì 18 febbraio 2005, alle ore 21.00, nella sala conferenze del Mart, il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, sarà proiettato il film di Ulrich Siedl “Animal Love”. Si tratta del terzo appuntamento del ciclo di proiezioni che accompagnano la mostra “Il Bello e le bestie”, aperta fino all’8 maggio.
La proiezione di “Animal Love” - organizzata in collaborazione con il Forum Austriaco di Cultura di Milano - rappresenta un appuntamento imperdibile per gli appassionati di cinema. Il lavoro di Siedl è stato infatti proiettato solo una volta in Italia. La pellicola (35mm) sarà proiettata nella versione originale tedesca con sottotitoli in inglese.

Austria, 1995
Titolo originale: Tierische Liebe
Genere: Documentario
Durata: 114'
Regia: Ulrich Seidl

In collaborazione con il Forum Austriaco di Cultura a Milano
Dal premiato regista di "Canicola", un feroce documentario sul rapporto tra gli esseri umani e i loro animali domestici: "Non ho mai guardato così direttamente dentro l'inferno al cinema" (Werner Herzog).

SU "ANIMAL LOVE"

"Gli spettatori che escono da Animal Love rischiano di non guardare mai più nello stesso modo i loro cuccioli di famiglia." ("Variety")

"Animal Love mostra componenti del comportamento umano raramente viste al cinema (grazie a Dio)." (Mark Peranson, "The globe and the mail - Toronto")

"Con Animal Love, Ulrich Seidl torna a osservare esponenti della classe media viennese, e ancora una volta registra le loro sterili case e le loro vite da una distanza glaciale. Per queste persone, gli animali domestici rappresentano compagni di conversazione, amici di letto e oggetti di moda da acconciare e pulire meticolosamente. Lo sguardo di Seidl dimostra definitivamente di essere meta-cinematico: gli animali funzionano come schermi di proiezione dei desideri umani. E ancora una volta Seidl rivela quanta patetica solitudine e disperazione sta dietro l’affetto e l’attenzione. È questo, dice lo stesso Seidl, il soggetto di tutti i suoi film: «l’inferno siamo noi»." (Mattias Frey, Senses of cinema)

"Animal Love è un sguardo nero, comico e provocatoriamente disturbante sullo strano, eccentrico mondo di solitari amanti degli animali che vivono ai margini della società. Girato meticolosamente in uno stile alla Diane Arbus, i protagonisti di Seidl sublimano i loro bisogni emotivi e il loro desiderio di intimità attraverso i loro amici a quattro zampe." (KimStim, Cinema from the World)

"Seidl è un documentarista che si colloca nella tradizione di Luis Buñuel (Las Hurdes) e Werner Herzog. È un artista i cui film realistici e impietosi su ‘persone ordinarie’ che vivono vite terribili hanno un soffio di surreale." (Michael Wilmington, "Chicago Tribune")

"Il soggetto non sono gli animali ma i loro scompaginati proprietari. Invece di dar luce alle loro esistenze, gli animali domestici sembrano solo far emergere in un dettaglio ingrandito la bruttura degli esseri umani." (Glenn Erickson, DVDTALK)

«Non ho mai guardato così direttamente dentro l'Inferno al cinema» dichiarò Werner Herzog dopo aver visto Tierische Liebe di Ulrich Seidl. Un inferno umano e animale, antropomorfo e polimorfo come le perversioni uomo-cane che Seidl stigmatizza senza pietà ma non senza malizia. Una malizia crudele che prova piacere nel mostrare le bassezze umane, figlia com'è di una misantropia che ci pare inscritta nell'immagine stessa. È unicamente la solitudine - secondo Seidl - a spingere l'uomo verso il suo amico più fedele: il regista segue alcuni austriaci proprietari di cani nei loro spesso squallidi appartamenti filmando le differenti modalità di relazione che si instaurano tra uomo e animale. Relazioni servo-padrone - e non è sempre l'uomo a occupare la seconda posizione - dominate sul versante umano da problemi psicologici e psichiatrici di ogni sorta e ritratte da Seidl con quello stile artefatto che rappresenta uno degli elementi che disconfermano - almeno parzialmente - la reale natura documentaristica del lavoro di Seidl. Ovviamente la misantropia di cui si diceva non conosce ostacoli arrivando ad adombrare derive zoofile. A visione terminata viene in mente l'aforisma di Alexandre Dumas padre: "Amo gli animali, odio le bestie". E il regista dove lo mettiamo?" (Federico Pontiggia, ANEC)

ULRICH SEIDL
Ulrich Seidl (Vienna, 1952) è uno dei più acclamati "documentaristi" di oggi. Oltre a Animal Love, ha girato tra gli altri Good news (1990), primo ritratto di un’Austria infelix, e Models (1998), sul mondo della moda. Nel 2001, il suo primo e per ora unico lungometraggio a soggetto, Canicola, riceve al festival di Venezia il Gran Premio della Giuria, nonostante l’opposizione del presidente Nanni Moretti. Il suo ultimo film - come gli altri al crinale tra la non-fiction e a fiction - è Jesus, You Know, raccolta di confessioni fatte davanti a un altare.

IL SUO MODO DI VEDERE LE COSE

"Non sono io a rendere il mondo scioccante e insopportabile, io provo solo a mostrarlo com’è."

"Mi rendo conto che in un’epoca nella quale esiste una vera e propria dipendenza da intrattenimento, i miei film hanno vita difficile. Ma per me, il cinema ha un altro valore. Il cinema fa parte della vita. Il cinema influenza la vita e la vita influenza il cinema. Non mi pongo mai la domanda su fino a che punto siano sopportabili i miei film per lo spettatore. Piuttosto la domanda è: quanto sono veritiere le storie che propongo allo spettatore? E poi a volte i miei film sono anche molto divertenti."

"All'inizio della mia carriera di regista, quando ero ancora alla Scuola di Cinema di Vienna, trovavo i miei punti di riferimento in autori come Werner Herzog o Pier Paolo Pasolini. Oggi non posso più affermare di trovare i miei riferimenti nel cinema; piuttosto le mie influenze sono soprattutto di natura fotografica, storica e figurativa in senso più ampio. Penso ad esempio a Hieronymus Bosch."