Antica viabilità: il sentiero del bosco Caproni

Convegno

É dedicato al sentiero del bosco Caproni il settimo volume della collana «Antiche strade dell'Alto Garda» edita dal Museo Alto Garda. Alla nuova uscita, che sarà presentata il 7 giugno, è dedicata una passeggiata-guidata alla scoperta dell'antica via, che si svolge domenica 26 maggio in compagnia di alunni e insegnanti della scuola primaria di Massone. Sono consigliati abbigliamento e calzature da escursione; pranzo al sacco. In caso di maltempo la passeggiata è annullata.

«Il percorso del bosco Caproni comincia nei pressi della chiesa di San Martino, frazione di Arco – spiega il co-curatore del libro “Il sentiero del Bosco Caproni” Romano Turrini – il che permette di assaporare il clima disteso e accogliente dell’olivaia Dalla vicina falesia Policromuro si sale, attraverso l’antica mulattiera, fino a raggiungere le cave di oolite. Qui veniva estratta la pietra statuaria, il bianco di Arco, che è servita per realizzare statue, portali, acquedotti e fontane. L’ambiente delle cave è affascinante, misterioso, tutto da scoprire. Si sale ancora nella lecceta e si arriva al culmine del dosso Vastrè. Da qui è possibile compiere il sentiero delle trincee, una lunga balconata che si affaccia sulla valle e su scenari paesaggistici uno diverso dall’altro. Sulla via del ritorno da questo “percorso dentro il percorso”, ripristinato dal Gruppo Alpini di Arco, si può ammirare, su un lungo liscione, l’opera modellatrice del ghiacciaio».

Nata per valorizzare angoli oggi nascosti del territorio alto gardesano che un tempo erano invece centrali e nevralgici, la collana del MAG «Antiche strade dell'Alto Garda» propone un viaggio di riscoperta compiuto attingendo alla cartografia storica dell'Ottocento. Le principali vie di comunicazione del passato, oggi meta di passeggiate turistiche, tornano così patrimonio della collettività, che si riappropria in questo modo della sua storia. Ogni pubblicazione è suddivisa in tre sezioni che lasciano spazio ad altrettanti linguaggi, attraverso i quali sono raccontati gli antichi sentieri dell’Alto Garda. La prima parte va a ricercare elementi di storicità con l’ottica del geografo; la seconda lascia spazio alla bellezza del paesaggio, facendo «parlare» la fotografia che documenta e interpreta le tappe dei percorsi; infine, grazie al contributo delle associazioni culturali che si occupano del territorio, l’antica via è presa in considerazione dal punto di vista storico e naturalistico.

«L’obiettivo consiste nel creare dei volumi realizzati insieme alla comunità – spiega la curatrice Monica Ronchini – in modo che i luoghi diventino oggetto di una riappropriazione collettiva; per questo coinvolgiamo le associazioni e organizziamo iniziative in cui la popolazione possa partecipare direttamente e le scuole possano presentare l’esito del lavoro svolto durante l’anno sul sentiero preso in considerazione».

Le pubblicazioni degli anni precedenti della collana «Antiche strade dell'Alto Garda» sono state dedicate a «La vecchia Maza», «La via occidentale», «La via al castello», a una serie di racconti inediti di Michele Mari, Giulio Mozzi, Giorgio Falco e Sabrina Ragucci ispirati al paesaggio, alla «Via ai monti di Riva» e al «Sentiero dei Molinei».

Venerdì 7 giugno la presentazione del nuovo volume – a cura di Monica Ronchini, Romano Turrini e Maria Lisa Viaro – si svolge a Palazzo dei Panni ad Arco a partire dalle ore 20.30; a seguire la scuola di Massone presenta i lavori e le ricerche compiute dagli alunni il bosco Caproni.

Venerdì 7 giugno 2013
Presentazione dei lavori
Ore 20.30 - Palazzo dei Panni, Arco
Il sentiero del Bosco Caproni, a cura di Monica Ronchini, Romano Turrini, Maria Lisa Viaro: presentazione del libro;
La scuola di Massone per il sentiero del Bosco Caproni, a cura della Scuola Primaria di Massone - Istituto comprensivo di Arco: presentazione dei lavori e delle ricerche compiuti dagli alunni e dalle alunne della Scuola Elementare di Massone inerenti il Bosco Caproni.

Informazioni
www.museoaltogarda.it
info@museoaltogarda.it


organizzazione: MAG Museo Alto Garda