Antiche Madonne d'Abruzzo

Mostra

Antiche Madonne d'Abruzzo
Dipinti e sculture lignee dal Castello dell'Aquila

Dal 4 dicembre 2010 al 1 maggio 2011 il Castello del Buonconsiglio ospiterà una mostra dedicata ai capolavori di scultura lignea salvati dal terremoto che ha colpito L’Aquila.

Dopo la felice riuscita dello spettacolo “Glass” dedicato alla mostra del vetro ideato e organizzato dalla compagnia L’uovo Teatro Stabile di Innovazione de L’Aquila, andato in scena nel mese di agosto al Castello del Buonconsiglio, il museo proporrà per il periodo natalizio fino al 1 maggio un’altra importante iniziativa con l’Abruzzo. Dal 4 dicembre 2010 il Castello del Buonconsiglio di Trento, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storico Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo, ospiterà infatti la mostra “Antiche Madonne d ‘Abruzzo. Dipinti e sculture medievali dal Castello de L’Aquila.” Le opere, una ventina tra sculture lignee e dipinti su tavola medievali, come documenta un emozionante filmato che sarà proiettato in mostra, sono state salvate dai vigili del fuoco dal Museo Nazionale dell’Abruzzo a L’Aquila dopo il terribile terremoto di un anno fa.

Esposte temporaneamente al Castello di Celano nel Museo Nazionale della Marsica, le opere giungeranno al Castello del Buonconsiglio per essere ammirate dal periodo natalizio fino a Pasqua 2011.

Tra le sculture spicca la Madonna di Lettopalena, risalente alla fine del sec. XII, un assoluto capolavoro che trova in Abruzzo un unico termine di paragone nella stupenda Madonna di Castelli, assimilata per la sua bellezza ai rilievi della Cattedrale di Chartres. Entrambe le opere si impongono all'ammirazione per la suprema eleganza formale della aristocratica Vergine che si erge sul busto, diritto e allungato, per la finissima trattazione dell'intaglio, che indugia nelle minime pieghettature delle vesti, veramente regali, del Bambino e nelle trine fitte dell’abito della Vergine, per l'alta qualità del colore e la cura dell'apparato decorativo. Le altre sculture ascrivibili alla seconda metà del Duecento, provenienti dalle chiesette di Scoppito e Collettara, nei pressi de L'Aquila, rivelano un gusto popolareggiante, non esente da influssi nordici. Diffuse nell'Italia centrale nei secoli XII e XIII, queste Madonne appaiono ”sommariamente intagliate e quasi ancorate al suolo dal peso di enormi zoccoli”. Caratterizzate dalla posizione frontale del Bambino e dal sintetico trattamento dei panneggi, queste suggestive opere comunicano una profonda spiritualità grazie alla forte valenza devozionale di cui sono intrise. Si distinguono per valore artistico la Madonna di Pizzoli che presenta un maggior rilievo, nelle dimensioni e nell'aspetto, e soprattutto la magnifica, e più amorevole nei confronti del Bambino, Madonna di Penne, qualificata dalle fattezze del volto ancora adolescente e dalla audace scollatura che le scopre le spalle.


organizzazione: Castello del Buonconsiglio Monumenti e collezioni provinciali