Antologica su Carol Rama
Il Mart, il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, presentano una grande antologica di Carol Rama, curata da Guido Curto e Giorgio Verzotti.
La mostra, che sarà aperta dall11 di settembre al 21 di novembre negli spazi di corso Bettini 43 a Rovereto, è un evento espositivo di primo piano: per la prima volta in Italia un approfondimento dellintero percorso creativo dellottantenne artista torinese.
La mostra è già stata esposta dal 9 marzo al 6 giugno alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, che lha prodotta insieme al Mart.
Una terza tappa porterà la mostra anche in Inghilterra, negli spazi del Baltic Center for Contemporary Art di Gateshead.
Saranno esposte circa 150 opere pittoriche realizzate dal 1936 ad oggi. Lavori caratterizzati da un linguaggio forte, dirompente, che esplora il tema dellidentità femminile, con espliciti riferimenti al corpo e alla sessualità.
Biografia
Olga Carolina Rama nasce a Torino il 17 aprile del 1918. Negli anni Trenta frequenta latelier di Felice Casorati (1883-1963) e inizia a dipingere da autodidatta ritratti dalla fisionomia semplificata. Negli anni Quaranta esegue acquerelli su carta adottando come soggetto immagini di donne nude, legate su letti di contenzione, con corpi amputati degli arti, e intorno a loro fa volare protesi ortopediche e dentiere. È questo il caso di opere come Nonna Carolina (1936) e Appassionata (1941) che anticipano di vari decenni molte neoavanguardie contemporanee. Dopo aver aderito nei primi anni Cinquanta allastrattismo del MAC - Movimento Arte Concreta, e avere partecipato alla Biennale di Venezia del 1948 e del50, negli anni Sessanta Carol Rama si dedica ai Bricolage; composizioni in cui troviamo occhi di vetro, denti e unghie incollate su tele dipinte con segni e macchie di stile informale. Conclusa anche questa stagione, negli anni Settanta utilizza camere d'aria di bicicletta per dipingere tele astratte e costruire installazioni dove troviamo sempre un subliminale riferimento al corpo e alla sessualità: le camere daria rosa sono pelle, carne, budella, falli. Tra gli anni Ottanta e Novanta limmaginario di Carol Rama si popola di nuovi protagonisti, come la Mucca Pazza e Buster Keaton. Soggetti dipinti o disegnati sopra mappe catastali e fogli usati con disegni di macchinari industriali.
Il correlato catalogo (Skira, Milano) è a cura di Guido Curto, docente di Storia dellArte allAccademia Albertina di Belle Arti di Torino, e di Giorgio Verzotti, Chief Curator del MART. Oltre ai loro testi si può leggere un saggio di Judith Kirshner.
organizzazione: Mart