Antonio Colangelo Ensemble + Candirù + Unòrsominòre live

Musica

A conclusione dell'iniziativa "Eurovisioni" la Bookique propone tre interessanti concerti per sottolineare l'importanza della creazione culturale nel generare riflessioni e sentimenti riguardo al presente contemporaneo.

Alle 20.30 l'Antonio Colangelo Ensemble propone lo spettacolo "Scollinare il Novecento...", canzoni ed incursioni nel secolo breve, con reading, musiche e performance atte a ricostruire in maniera originale e simbolica la storia e la politica del nostro tempo.

A seguire il live folk/rock dei Candirù, ottimi interpreti del nu folk trentino: gli ex Wooden Collective propongono infatti i loro nuovi pezzi con una scelta musicale e politica precisa, quella di ridurre al minimo sia la strumentazione (chitarra, voce e batteria) che gli arrangiamenti, una "ortodossia leggera" che li contraddistingue nettamente nel panorama musicale locale.

Infine a chiudere l'evento sarà il raffinato cantautorato indipendente di Emiliano Merlin, alias Unòrsominòre, ex voce dei Lecrevisse, con la sua musica pe(n)sante, fatta di "canzoni impopolari". Unòrsominòre. è un songwriter veronese con due dischi all’attivo (“Senza titolo” del 2009 e l’acclamato “La vita agra” del 2012) e autore dell’inno-antigenerazionale “Pezzali”, che l’anno scorso scaldò gli animi della musica indipendente italiana (oltre 15.000 visualizzazioni su YouTube nelle prime settimane) con la sua invettiva contro un certo modo superficiale e deresponsabilizzato di intendere la vita, la musica e la cultura. Già fondatore dei Lecrevisse, grunge band di culto della scena indipendente italiana dei primi anni Zero, Unòrsominòre. con “La vita agra”, non solo riprendere il titolo di un celebre romanzo di Luciano Bianciardi ma ne trae anche la stessa vena disincantata e rabbiosa sulla realtà circostante. L'album, prodotto da Fabio De Min dei Non Voglio Che Clara, ha riscosso molti apprezzamenti da parte della critica, forte di una scrittura che riprende la grande tradizione cantautorale italiana (Fossati e Gaber su tutti) e la fa incontrare con la tensione elettrica del rock degli anni ’90, mentre i testi gettano uno sguardo carico di intensità civile sulla situazione italiana e le sue contraddizioni. C’è chi fa un tour per promuovere dischi, antologie, ristampe. E poi c’è chi fa un tour anche solo per il semplice piacere di suonare, per l’urgenza di farlo e di reincontrare persone che condividono un certo tipo di approccio alla musica e, perché no, alla vita. Come fa in queste settimane unòrsominòre., alle prese con un nuovo giro di concerti senza un nuovo disco in promozione come vorrebbe la logica del marketing, ma solo per il gusto di suonare la propria musica. Quindici date, tra cui appunto quella della Bookique, per un tour che si concluderà a metà maggio. E con un regalo a chi in questi anni ha seguito Emiliano Merlin nella sua avventura musicale: “Chitarra agra”, un concept di tre brani (“Pezzali”, “Storia dell’uomo che volò nello spazio dal suo appartamento” e “Celluloide”) eseguiti solo con l’accompagnamento della chitarra elettrica e una loop station. Una performance straordinariamente intensa, che racconta in pochi minuti chi è oggi unòrsominòre. Un cantautore elettrico, un uomo che grazie alle sue parole e alla sua chitarra trasforma la rabbia in bellezza. Perché è quello che bisogna fare, sempre e comunque, nonostante tutto.