Anziani trentini, badanti romene e famiglie transnazionali: quale welfare per un benessere condiviso?

Convegno

Anziani trentini, badanti romene e famiglie transnazionali: quale welfare per un benessere condiviso?

Saluto e introduzione:
- Donata Borgonovo Re, assessora alla salute e solidarietà sociale, Provincia autonoma di Trento
- Luisa Chiodi, direttrice scientifica, Osservatorio Balcani e Caucaso
A seguire:
l'antropologa e ricercatrice di OBC Cristina Bezzi presenterà i risultati della sua ricerca e dialogherà con Paolo Boccagni, ricercatore presso il Centro scenari migratori e mutamenti sociali dell'Università degli Studi di Trento.

A partire dagli anni '90 migliaia di donne dell'Europa dell'Est migrano verso ovest e trovano lavoro in Italia come assistenti familiari. Una ricerca di Osservatorio Balcani e Caucaso, co-finanziata dalla Fondazione Caritro e dalla Provincia autonoma di Trento, approfondisce le conseguenze di questa migrazione. A Trento il 17 dicembre la presentazione pubblica dei risultati

A partire dagli anni '90 comincia a crescere il flusso di donne che emigrano dall'Europa dell'Est in conseguenza all'adozione di politiche economiche neoliberiste e allo smantellamento del welfare state socialista. Molte di loro trovano lavoro in Italia come assistenti famigliari. Il dossier statistico immigrazione 2012 rileva che sono quasi 900mila i lavoratori domestici iscritti all'INPS, di cui l'88,6% sono donne e oltre il 60% proviene dall'Europa dell'Est. Sul totale i cittadini non comunitari rappresentano oltre il 50%, con Ucraina e Moldavia al 1° e al 3° posto tra i paesi di provenienza.

La ricerca promossa da OBC dal titolo "Il welfare transnazionale tra Romania e Italia: nuove forme di diseguaglianza e di cooperazione sociale", co-finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto e dalla Provincia autonoma di Trento, ha studiato l'interdipendenza tra il welfare della nostra società e quello dei paesi di origine delle persone che assistono i nostri anziani.

Dei risultati si parlerà nell'incontro pubblico che si terrà il 17 dicembre presso l'Università di Trento, nell'aula 5 del Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale (via Verdi 26) con inizio alle ore 16.00. I temi verranno introdotti dall'assessora alla salute e solidarietà sociale, Provincia autonoma di Trento, Donata Borgonovo Re e dalla direttrice scientifica di Osservatorio Balcani e Caucaso, Luisa Chiodi. La ricerca verrà presentata dall'antropologa e ricercatrice di OBC Cristina Bezzi, che dialogherà con Paolo Boccagni, ricercatore presso il Centro scenari migratori e mutamenti sociali dell'Università degli Studi di Trento.
Gli studi di settore sottolineano le conseguenze negative del drenaggio di cura che l'emigrazione femminile comporta sui paesi d'origine, dove sono rimasti figli piccoli e genitori anziani. Proprio il fenomeno dei "bambini left behind" sta suscitando negli ultimi anni l'interesse da parte dell'Ue, rendendo sempre più evidente che le conseguenze dell'emigrazione femminile sulle società di origine devono essere considerate un problema che riguarda non solo la loro società ma l'intera Europa e richiedono quindi l'adozione urgente di politiche di welfare transnazionale efficaci.
E' in questa direzione che inoltre proseguirà il lavoro di OBC. In base ai risultati della ricerca ha presentato un progetto presso il Fondo Europeo per l'Integrazione - assieme ad altri soggetti del territorio Trentino - quali Atas, Cinformi e Dipartimento di Sociologia dell'Università di Trento - oltre alla Regione Puglia e partner romeni dal titolo " Transnational Care in Europe" in cui si propone lo scambio di buone pratiche nel settore dell'integrazione di donne provenienti da Moldavia e Ucraina, impiegate nel settore dell'assistenza domestica.


organizzazione: Osservatorio Balcani e Caucaso