Aperitivo al Museo Ladino con La Cianzon de Val de Fascia

Incontri e convegni

Un testo poetico scritto da Francesco Dezulian del Garber, nel 1941, come nostalgico ricordo della sua amata valle di Fassa. Poi il passaggio tra le mani di Luigi Canori, compositore moenese, che lo rende melodia con altrettanta passione e sapienza. Ora parola e musica si rivestono di immagini cariche di significato che si fondono in un unicum davvero suggestivo.
Questi sono gli ingredienti che hanno dato vita al nuovo prodotto multimediale dell’Istituto Culturale Ladino che sarà presentato al Museo Ladino lunedì 29 luglio alle ore 17.30.
Testo, musica e immagini mostrano i tratti distintivi della gente ladina di Fassa, la sua identità di comunità profondamente legata al suo territorio, alla sua storia e alla sua lingua.
La composizione si articola in cinque distinti momenti musicali che si succedono l’uno all’altro quasi in forma di suite, creando di volta in volta diverse atmosfere emozionali che lasciano senza fiato. Il tratto distintivo della valle, la sua identità ladina, emerge quindi assieme alla sua capacità ancor viva e presente di produrre cultura sia nel campo della letteratura che della musica. Senza dimenticare che il video, sottotitolato per renderlo immediatamente comprensibile al pubblico italiano e straniero, esplora le caratteristiche ambientali della valle giocando sulle incantevoli vesti cromatiche scandite dalle diverse stagioni dell’anno e della vita.
In altre parole un vero e proprio biglietto da visita per gli ospiti della valle, per scoprire (o ri-scoprire) questa terra non solo nei tempi e nei luoghi dettati dal turismo di massa, ma anche, per dirla con l’autore, laddove si può godere di una pace paradisiaca, “ló che se pel goder pasc de paradis, ló l’è Val de Fascia, ló l’è mie paisc”.