Apocalisse ora. La scomparsa del futuro

Convegno

Futuro Presente

incontro con FRANCO RELLA

Il pensiero dell'Occidente si è mosso opponendo realtà e apparenza. Ma fin dall'inizio, con Esiodo e con i neoplatonici poi, il mondo viene presentato come fosse costituito da un canto, o da più canti, e dunque da narrazioni vere o simili al vero. Nietzsche riprende questa tradizione, per così dire laterale, e afferma, rovesciando la tradizione filosofica dell'Occidente, che non esistono fatti ma solo interpretazioni e che la via verso la verità è affidata appunto alla capacità di dare forma a questo insieme di interpretazioni. È il panorama della modernità, anche della nostra modernità. Ciò che caratterizza le narrazioni del ‘900 è la sparizione del futuro. Gli eroi di queste narrazioni sono K. di Kafka e Vladimiro e Estragone che, in Aspettando Godot, attendono chi mai verrà. Nella modernità estrema, nella nostra contemporaneità, la corrosione del tempo, e del futuro in particolare, ha modificato anche la grammatica del linguaggio comune, da cui è scomparsa la possibilità di articolare le nostre attese, così come sono anche si sono dissolti i congiuntivi e i condizionali che costituivano lo spazio del possibile contro l'impero del presente. Anche la narrazione filmica si confronta con questa diversa percezione del tempo. Apocalypse now di Francis Ford Coppola ne è un esempio drammatico. Il film inizia con la parola “fine” della canzone The end di Jim Morrison. Come ha scritto Eliot: “Ciò che chiamiamo principio è spesso la fine” e “la fine è la donde partiamo”. Il film procede con una rivisitazione di alcuni grandi elementi mitici dell'Occidente, il viaggio, la quête, o preoccidentali come il sacrificio. Tutto implode alla fine nel now, nel tempo ora, nell'eone del presente su cui, come ha scritto Jakob Taubes, spira l'alito della morte.

Franco Rella insegna Estetica alla Facoltà di Design e Arti-Iuav Venezia. È autore di numerosi saggi e libri, più volte ristampati e tradotti, sull'intersezione della riflessione filosofica con il pensiero che si esprime attraverso l'arte e la letteratura. I suoi libri più recenti: Il silenzio e le parole (2001); Figure del male (2002); Miti e figure del moderno (2002); Dall'esilio. La creazione artistica come testimonianza (2004); Scritture estreme. Proust e Kafka (2005); L'enigma della bellezza (2006), Micrologie (2007); La responsabilità del pensiero (2009).


organizzazione: Associazione Incontri Internazionali di Rovereto