Archimede.Immagini, iconografie e metafore dello scienziato siracusano dal Cinquecento all'Ottocento
Un'indagine relativa all'iconografia di Archimede con la presenza dell'autrice
Nel libro "Archimede. Immagini, iconografie e metafore dello scienziato siracusano dal Cinquecento all'Ottocento. Filosofia e scienza fra valori simbolici e paradigmatici", Elisabetta Rizzioli propone un itinerario fra mito e storia che analizza l'identità dipinta di Archimede, definita principalmente attraverso la rappresentazione tematica della sua uccisione, ma anche attraverso diversificate predilezioni per modelli agiografici come San Girolamo, filosofici - sovente infatti è accoppiato ai più noti episodi della storia di Diogene o a Pitagora - e popolari.
Non mancano naturalmente rappresentazioni del genio siracusano con inclinazioni verso temi e oggetti connessi alla scienza - fra astronomia, matematica e astrologia -, al neostoicismo cristiano con "emblemi morali in forma di pittura" e una serie di mezze figure.
Altre rappresentazioni rinviano all'impegno etico-politico che interessa lo stoicismo neoclassico della seconda metà del Settecento e, successivamente, quello romantico, nonché alla storia e alla genesi successiva del mito del grande predecessore siracusano della rivoluzione scientifico-tecnologica.
Introduce le tematiche della mostra "Archimede. L'invenzione che diverte" Christian Lavarian, modera Enrico Rossi.
ingresso libero
organizzazione: Muse Museo delle scienze