Arco città dell'aria. I luoghi del benessere
Il respiro del Garda
Mostra a cura di Giancarla Tognoni, Romano Turrini, Fiorenza Tisi
La città di Arco è dalla fine dellOttocento storico luogo di cura e di benessere. Le sezioni della mostra indagano lambiente del Kurort con le sue proposte: gli alberghi, i giardini, le incantevoli passeggiate tra ville e ulivi; la trasformazione delle strutture da alberghi a sanatori; gli ospiti illustri. Documenti originali, pubblicazioni e opere pittoriche ricostruiscono il sentimento dellepoca. Langolo dedicato ai profumi offre un approccio sensoriale alle essenze più usate ad Arco tra Ottocento e Novecento, a scopo terapeutico o per diletto.
Il Benessere
La vocazione del benessere ha caratterizzato, dalla metà dell'Ottocento ad oggi, l'offerta di ospitalità di Arco. Il concetto di benessere è una proposta estremamente innovativa e anche, sicuramente elitaria: le terapie del benessere si rivolgono ai ceti alti, alla nobiltà o agli esponenti della borghesia più ricca, mentre i ceti popolari devono ancora combattere con fame, carestie e concreti problemi di sopravvivenza.
Gli ospiti di Arco nel diciannovesimo secolo indubbiamente appartengono ai ceti più elevati e per loro il benessere è un interesse concreto: per questo fioriscono innumerevoli località termali, centri climatici e con fonti terapeutiche, un po' in tutta Europa. Si afferma in questi anni la consapevolezza che è importante curare la salute, migliorare la forma fisica, più che affrontare la malattia; le terapie che vengono proposte riguardano il moto, l'alimentazione e anche l'umore, gli stati d'animo. Acquistano importanza e si propongono le terapie naturali, l'omeopatia, l'aromaterapia, l'idroterapia di Kneipp, la Traubenkur, i bagni o le inalazioni con aromi e acque minerali, le diete a base di latte (così alla moda anche perché seguite dall'imperatrice Sissi).
Il Kurmittelpavillon di Arco, ossia lo stabilimento dei bagni, propone trattamenti, docce scozzesi, docce massaggio, inalazioni sia con essenze che con acqua minerale. In tutte le guide che presentano Arco, quale stazione climatica invernale, l'aria mite e salubre è la fondamentale risorsa per le terrainkur, le passeggiate terapeutiche che consentono di migliorare la salute, la circolazione sanguigna, la respirazione e soprattutto migliorare lo stato generale di una persona sottoposta allo stress.
Già dall'inizio del Kurort i medici segnalano quanto l'aria salutare, non umida e non condizionata dai venti, sia eccezionale per la cura delle malattie polmonari e respiratorie in genere.
Al Kurort succede il periodo sanatoriale, che modifica i grandi alberghi in istituti di cura rinomati, meta di innumerevoli viaggi della speranza, alla ricerca di quel miracolo nell'aria che può rendere la salute, e la vita. In attesa della penicillina, rimangono le terapie tradizionali con passeggiate, bagni d'aria, alimentazione curata che prima si seguivano per mantenersi in forma e ora sono le uniche armi contro la malattia.
La terza trasformazione di Arco si ha dopo il 1970; con il boom economico degli anni Sessanta-Settanta e grazie ai nuovi medicinali, il mondo sanatoriale si trasforma nuovamente, recuperando le sue strutture come ospedali per le terapie di recupero funzionale dei convalescenti o come residenze sanitarie private. In qualche caso i sanatori, opportunamente ristrutturati, tornano anche ad essere alberghi, in altri casi vengono abbandonati completamente e se ne sta curando attualmente il recupero in modi diversi, in parte per intervento delle proprietà private, in parte per intervento pubblico.
In epoca contemporanea quindi, Arco torna ad essere luogo per il turismo, per il riposo. Gli sport all'aria aperta, i centri di benessere che propongono terapie naturali, la possibilità di fruire di un clima mite che rende estremamente godibili stagioni come l'autunno e la primavera confermano una vocazione storica di Arco per il benessere.
organizzazione: Comune di Arco Assessorato alla Cultura