Arco commemora Gianni Caproni

Manifestazioni ed eventi

Il Comune di Arco, assessorato alla cultura, in occasione dei cinquant’anni della morte di Gianni Caproni pioniere dell’aeronautica nazionale, che ricorrono sabato 27 ottobre, ha organizzato una giornata celebrativa per ricordare questa figura importantissima, benefattore per la città di Arco.

Caproni, nato a Massone di Arco nel 1886 e morto a Roma il 27 ottobre del 1957, manifestò già durante gli studi università la passione per le "macchine volanti"; con il fratello maggiore Federico produsse il primo biplano autonomamente, prima nella soffitta della casa di Massone e poi, con l’aiuto di pochi artigiani, nell’officina di Tertulliano Contrini a Mogno; successivamente, nel 1910, si trasferì con il primo esemplare prodotto nella zona della Malpensa, avendo individuato nella brughiera lombarda la possibilità di attivare un vero e proprio campo di volo. Iniziò così l’attività di costruzione e collaudo degli aerei contrassegnati dalla sigla "Ca.", oltre a fondare la Scuola di Aviazione Caproni, che diplomò numerosi piloti del tempo. Il successo dell’impresa negli anni fra le due guerre nel territorio lombardo prima e poi in tutta Italia è noto, ma meno noto è che Gianni Caproni e l’intera famiglia sono ricordati nel territorio di Arco perché sempre attenti ai problemi economici della loro terra: fu grazie alla generosità e all’umanità di Gianni Caproni, infatti, che esistono ancora oggi ad Arco numerosi spazi pubblici, tra cui appunto il Bosco Caproni, ma anche la scuola materna e le elementari di Massone; Caproni, pioniere dell’aeronautica, mantenne sempre un forte legame con la sua terra natale e ad Arco diede avvio alla scuola industriale per meccanici, al calzaturifico e alle officine Caproni, dando lavoro a centinaia di operai nei difficili anni tra le due guerre.

Nei cinquant’anni della sua morte, Arco ricorda quindi il suo benefattore: dopo una serie di eventi che si sono tenuti nei mesi primaverili, il programma di appuntamenti dedicato a Caproni entra nel vivo con le celebrazioni del 27 ottobre. La commemorazione si aprirà alle 15.00, presso il monumento dedicato a Caproni e situato all’incrocio tra via Mantova e viale delle Monache, con il saluto delle autorità cittadine e la posa di una corona di alloro a cura del Gruppo Alpini di Arco.
Successivamente, alle 16.00 presso il Giardino della Pace in via Donatori di Sangue, sarà messo a dimora, donato dai Nuvola Alto Garda e Ledro, una pianta del tutto speciale: si tratta, infatti, di un Celsis Australis (nella terminologia comune un Bagolaro) il cui legno veniva utilizzato per la costruzione delle ali degli aerei prodotti da Caproni. Il legno di bagolaro, infatti, unisce ad una straordinaria flessibilità, una grande resistenza e una leggerezza non comune, e quindi si prestava molto bene per i primi prototipi Caproni, che, necessariamente, dovevano essere resistenti ma leggeri.
La giornata si concluderà alle 21.00, presso la Chiesa Collegiata, con un concerto a lui dedicato con l’Ensemble vocale Nicolò d’Arco, il Trio Broz, Maura Bruschetti alla viola e Christian Ferrari all’organo, diretti dal maestro Daniele Lutterotti, che suoneranno brani di Marotta e di Mozart (l’ingresso è libero.)

Presso l’ufficio postale di Arco, dalle 8.30 alle 12.30, anche un annullo commemorativo speciale, grazie alla collaborazione del Circolo Filatelico Arcense; per l’annullo postale dovrebbero essere già a disposizione alcuni modelli di cartoline in tiratura numerata, che saranno comunque distribuite anche il 4 novembre, negli spazi del Casinò Municipale, dove sarà possibile avere i due annulli commemorativi speciali che le Poste hanno realizzato per l’occasione; lo sportello straordinario del 4 novembre al Casinò sarà aperto dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00, in occasione della presentazione della mostra commemorativa e del volume di Romano Turrini dedicato a Gianni Caproni.