Arenaria - Musiche dal Mediterraneo in poi
World Music Live Festival Trento 2020
Per quattro serate la città di Trento diventa il palcoscenico di un festival di world music con nomi di grande richiamo e progetti innovativi nell’ambito delle musiche di radice tradizionale.
Un’occasione imperdibile per il pubblico trentino che da anni segue con attenzione questo genere di proposte.
L’iniziativa è curata dal Centro Musica Trento (la sede è in via Malpensada 136), in collaborazione con l’associazione culturale Trad’Union, e si inserisce nei bandi del Nuovo IMAIE (L’associazione degli artisti che gestisce i diritti riguardanti gli esecutori e raccoglie oltre ventimila soci), finalizzati a promuovere musicisti che operano nel nostro paese e che nel 2020 presentano un nuovo lavoro discografico.
Il programma che verrà proposto dal 13 al 16 ottobre prossimi nell’accogliente sala concerti del Centro Musica, capace di ospitare un centinaio di persone (ridotte alla metà per l’applicazione dei protocolli Covid), è allettante e variegato, e rappresenta un’occasione per far conoscere maggiormente questa struttura ed accreditarla anche come luogo di incontro per eventi di qualità.
Incontreremo artisti emergenti come la giovane polistrumentista di origini cubane Sorah Rionda con il suo nuovo CD dal titolo “Renacer” che racconta la riscoperta delle sue radici caraibiche tra “Trova tradicional cubana” e composizioni originali.
Il travolgente progetto “Fanfara Station”, un combo italo-tunisino-statunitense, che mescola suoni etnici, ritmiche mediorientali e balcaniche con l’elettronica in un mix contemporaneo vincitore nel 2019 al Premio internazionale Andrea Parodi e quest’anno entrato nella selezione ufficiale di WOMEX 2020 che si terrà a Budapest.
Una delle voci più rappresentative del Salento, Maria Mazzotta, per anni front-women della band pugliese più affermata nel mondo, il Canzoniere Grecanico Salentino, oltre che componente dell’Orchestra della Notte della Taranta, e oggi artista apprezzata nel panorama internazionale per la sua intensità interpretativa.
Il suo disco appena uscito è una riflessione sui vari volti dell’amore dal titolo “Amoreamaro”.
Ultimo appuntamento, l’incontro con Mario Crispi, un antesignano della world music mediterranea, fondatore di un ensemble storico come “Agricantus”, e oggi anima del progetto “Arenaria”, un quartetto di musicisti siciliani che hanno creato negli ultimi trent’anni pagine fondamentali di un’estetica musicale che mescola suoni arcaici, ricerca sulle radici comuni del Mare Nostrum e la libertà espressiva della contemporaneità.
ARENARIA
Attorno a questo progetto che vede Crispi utilizzare numerosi fiati popolari arcaici che vengono espansi attraverso l’elettronica, si sono avvicendati vari musicisti che condividono questa estetica evocatica nella costruzione dei paesaggi sonori e della narrazione.Il quartetto attuale, oltre a Mario Crispi, comprende Enzo Rao al violino elettrico, profondo conoscitore delle musiche dei popoli del Mediterraneo, Maurizio Curcio allo Chapman stick, laptop e pianoforte, musicista sensibile e poliedrico, e Carmelo Graceffa, raffinato cultore della batteria e delle percussioni del mondo.
Il progetto Arenaria è in realtà solo l’ultimo capitolo della storia musicale di Mario Crispi, fondatore a Palermo negli anni Novanta del gruppo “Agricantus” assieme a Toni Acquaviva, Massimo Laguardia, Mario Rivera; Pippo Pollina, Salvo Siciliano, Rosie Wiederkehr e altri.E’ il periodo d’oro della world music in Italia e gli “Agricantus” ne sono gli antesignani e uno dei gruppi di maggiore seguito.
La produzione discografica di Mario Crispi è veramente notevole e dal 2009 oltre ad “Arenaria”, escono “Soffi”, “Insulae” con il sax di Enzo Favata, “M.A.R.E.A.M”, ed infine “Maqam” (2020) pubblicato in formato digitale il 30 settembre scorso.La ricerca di quell'energia che nasce dalla terra, dal mare, e più in generale dalla natura da trasformare in note musicali spiega anche la scelta di specifiche location per registrare con uno studio mobile i diversi brani: luoghi simbolici della Sicilia, con caratteristiche uniche a livello acustico, come le Grotte della Gurfah, la tomba del Principe di Sant’Angelo Muxaro (insediamenti neolitici scavati nella roccia di arenaria) o il mercato ittico di Palermo.
Il lavoro discografico appena uscito si ispira al concetto di maqam, ovvero di modo o modalità secondo la musica orientale, termine palindromo che rimanda ad una cosmologia dalla circolarità magica, caratteristica delle culture antiche ed ancestrali, partendo proprio dall’assonanza di segni grafici e sonori pronti a essere utilizzati come fonte di ispirazione e di senso.Le colorazioni strumentali sono variegate e suggestive: duduk armeno, hulusi cinese, bansuri indiano, ney persiano, caval rumeno, sono alcuni tra gli strumenti a fiato con cui Crispi si cimenta nelle sue composizioni, affiancati dalle sonorità del violino di Rao, dalle articolate figurazioni ritmico-armoniche di Curcio, e dalle tessiture percussive di Graceffa.
Per accedere ai concerti è necessario prenotarsi, scrivendo una mail al Centro Musica Trento (centro.musica@comune.trento.it);
il biglietto unico d’ingresso è fissato a 6 euro se si effettua il pagamento Online tramite il link PayPal http://www.updoo.it/centromusica/acquisto-biglietti/
Il costo è di 5 euro a ingresso se il pagamento viene effettuato al Centro Musica solamente in CONTANTI la sera stessa dell'evento.