Aresa Tavolazzi, Sandro Gibellini, Carlo Canevali

JAZZ CLUB

Chi non ricorda lo storico gruppo degli Area, che rappresentò in Italia negli anni Settanta la punta più avanzata del connubio tra jazz e rock, con forti influenze etniche mediterranee? Ares Tavolazzi, insieme al compianto batterista Giulio Capiozzo, ne rappresentava il cuore ritmico pulsante, che sosteneva i vocalizzi spericolati, vorticosi di Demetrio Stratos. A seguito di quell'esperienza il bassista avrebbe potuto sfruttare il proprio nome per intraprendere una carriera votata al successo commerciale. Al contrario, la sua attività si è sviluppata con sincera coerenza all'interno di un percorso poco appariscente, ma ricco di idee. Questo non gli ha impedito di incrociare la sua attività con nomi significativi della musica internazionale, come Pat Metheny, Howard Johnson, Gary Bartz, Sam Rivers, Larry Nocella, Giorgio Gaslini e Guido Manusardi. E gli ha procurato grossi apprezzamenti tra gli addetti ai lavori, sfociati per tre anni di fila nel riconoscimento di miglior bassista dalla rivista "Guitar Club" e nel premio "A. Willeart" come miglior musicista dell'anno nel 1987. Nel corposo curricolo del chitarrista Sandro Gibellini, sviluppato in una carriera ormai più che ventennale, incontriamo una varietà di esperienze che danno la misura della sua versatilità e preparazione: basta citare i nomi di Lee Konitz, Sal Nistico, Mel Lewis, Steve Grossman, Gerry Mulligan e degli italiani Roberto Gatto, Tullio De Piscopo, Pietro Tonolo, Mauro Negri per averne un piccolo esempio. Il batterista Carlo Alberto Canevali è apprezzato e attivissimo sulla scena del Triveneto. Ha collaborato con solisti di livello internazionale ed ha inciso tra l'altro due dischi con la New Project Orchestra, nelle cui file aveva iniziato la carriera negli anni Ottanta sotto la direzione di Armando Ghidoni. Il trio, centrato sulla proposta di un vigoroso "modern mainstream", ha registrato nel '99 il disco "You and The Night and The Music" con Mauro Beggio alla batteria.