Arte e potere dinastico. La quadreria Thun dopo il restauro

Convegno

Nell’ambito dell’VIII Settimana della Cultura presso il Salone delle Marangonerie al Castello del Buonconsiglio si terrà, giovedì 6 aprile alle ore 17.30, una conferenza, dal titolo Arte e potere dinastico. La quadreria Thun dopo il restauro, promossa dalla Soprintendenza per i Beni Storico-artistici - relatore Elvio Mich - che ha lo scopo di illustrare il restauro della quadreria di Castel Thun, curato dalla stessa Soprintendenza. A titolo esemplificativo verrà esposta nella stessa sala una selezione dei quadri più importanti della collezione, alcuni dei quali esposti per la prima volta al pubblico.

Nell’arco di un decennio di attività sono stati ben 155 i dipinti sottoposti a intervento di restauro per una spesa complessiva di 300.000 Euro; la gran parte dei lavori è stata realizzata grazie alle assegnazioni statali derivanti dai proventi del gioco del Lotto (235.000 Euro). Molte sono state le ditte e gli operatori coinvolti in questa campagna di restauri (L. Ferrai e C. Emer, M. C. Stefanini, E. Vinante, Sinopia, LARA, G. Finadri) guidata da un gruppo di lavoro composto da Paola Zotta, Roberto Perini, Claudio Vicenzi e coordinato da Elvio Mich.
Il primo lotto di interventi di restauro mirati al recupero e alla valorizzazione della vasta quadreria del castello è stato anche l’occasione di una mostra allestita nel 1998 al Castello del Buonconsiglio e quindi presso i Musei Civici di Bologna, nella quale sono presentati alcuni capolavori della scuola bolognese di fine Seicento, già appartenuti alla nobile famiglia Ghisilieri (Crespi, Burrini, Milani ecc.). La mostra è stata anche l’occasione per una prima indagine sugli orientamenti collezionistici della famiglia Thun, rivolti anche all’acquisto di importanti quadrerie storiche. La pinacoteca, che è composta da opere databili tra il XVI e il XX secolo, comprende una gamma articolata di tematiche, dal tema sacro a quello profano, con le declinazione dei generi più diversi: la ritrattistica, i soggetti di genere, il paesaggio. Molti nomi nuovi sono emersi nel corso dei lavori e a seguito di studi: Jacopo Bassano, Pietro Faccini, Camillo Procaccini, Jacopo Palma il Giovane, Pietro Antonio Lorenzoni, Josef Bergler, Josef Schöpf, Faustino Pernici, Roberto Garavaglia, Eugenio Prati ecc., e molti altri dipinti attendono ancora di essere identificati. Molto, altresì, rimane da indagare circa l’antica consistenza delle collezioni thuniane, il cui principale artefice fu il conte Matteo Thun (1812-1892) mecenate di grande rilievo nella Trento dell’800, ma costretto, negli ultimi anni di vita, per fronteggiare il grave dissesto finanziario del suo casato, a vendere gran parte delle opere d’arte acquistate in tempi migliori, incluso l’imponente palazzo di città che aveva fatto ristrutturare dall’architetto Rodolfo Vantini, e che da allora è sede del Municipio di Trento.


organizzazione: Soprintendenza per i Beni Storico-artistici P.A.T.