Ascoltare l'immagine. Suono e segno in John Cage
allestimento a cura della classe di composizione
del Conservatorio di Riva del Garda
Le relazioni tra segno e suono sono diventate nella musica degli ultimi cinquant'anni un aspetto rilevante e significativo. L'attenzione, o necessità, dei compositori, sorta anche a seguito della crisi della notazione tradizionale, si manifesta in un convegno a Darmstadt durante i corsi estivi del 1964 (con Kagel, Ligeti e Stockhausen) e ancora nel 1972 a Roma (con Evangelisti e Guaccero). Rilevante è stata poi la mostra "Spartito preso: la musica da vedere", tenuta a Firenze nel 1981, di cui si ricorda un piacevolissimo catalogo.
John Cage fa proprie queste simmetrie tramutandole in un unico sistema: strutture che si confondono o si combinano fino ad unire i parametri dell'una e dell'altra parte. La mostra di alcune pagine tratte dalle composizioni più eloquenti intende porre in luce questa direzione, e illuminare il percorso di Cage, limpidamente diretto verso un'espansione dello spazio musicale, ma anche di quello visivo, tentando, e perché no, riuscendovi, di confluire in un'unica creazione diverse espressioni artistiche. I limiti alla creazione sono effimeri, e l'energia che erompe spesso trascende le impostazioni ordinarie create dalla società. Cage sembra liberarsi da questi vincoli con estrema semplicità ma con enorme intelligenza. Schoenberg non sbagliava nel sostenere che Cage era non solo un compositore ma, più di tutto, un inventore. Infine vale sempre la famosa frase di un pittore che tanto ha influito sull'arte contmporanea: "..i mezzi di arti diverse sono esteriormente diversissimi. Suono, colore, parola!..Ma nella profonda ragione interiore, quei mezzi si equivalgono: lo scopo ultimo cancella le diversità esteriori e mette a nudo l'identità interna" (W. Kandinsky, 1911).
Massimo Priori
organizzazione: Comune di Riva del Garda Assessorato alla Cultura - Conservatorio Statale di Musica F.A. Bonporti sezione di Riva del Garda