Ashkenaziti e Sefarditi

Convegno

Un mondo scomparso: l'ebraismo dell'Europa centro-orientale
ciclo di conferenze

Relatore: Massimo Giuliani

Mercoledì 1 marzo 2006, alle 17,30, a Trento, nella Sala dell’Aurora di Palazzo Trentini (via Manci 27) il Centro Studi sulla Storia dell'Europa Orientale da inizio al ciclo di conferenze "Un mondo scomparso: l'ebraismo dell'Europa centro-orientale".

Massimo Giuliani (Università di Trento) interviene su "Ashkenaziti e Sefarditi ". Introduce Massimo Libardi.

In "Ashkenaziti e Sefarditi" Massimo Giuliani si occupa dello sviluppo del giudaismo nell'età post-talmudica nell'area spagnola (sefarad, da cui sefarditi, è il nome ebraico di Spagna) e per estensione nella diaspora nel Mediterraneo e verso l'est europeo seguita al gerush sfarad, alla cacciata degli ebrei dalla Spagna nel 1492 e poi dal Portogallo nel 1497. Si vedrà il parallelo sorgere delle comunità franco-tedesche nella valle del Reno e del concetto di "cultura ashkenazita" (jiddischkeit) a partire dal XV-XVI secolo, con le sue differenze dalla mentalità sefardita e le sue peculiarità rituali e organizzative. Da questa cultura nasceranno i movimenti più noti del giudaismo contemporaneo come il chassidismo (XVIII e XIX secolo), l'haskalà o illuminismo ebraico (XIX secolo) e il sionismo sia religioso che politico (XIX e XX secolo).

Massimo Giuliani, docente di Studi ebraici presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Trento, ha conseguito il suo dottorato (Ph.D.) in Israele, all'Università ebraica di Gerusalemme, dove ha vissuto per quattro anni. Ha insegnato negli Stati Uniti ed è autore di diverse pubblicazioni tra cui Il pensiero ebraico contemporaneo (Morcelliana, 2003) e Theological Implications of the Holocaust (Peter Lang, 2002). Collabora a diversi giornali, tra cui L'Adige sul quale ha tenuto per due anni la rubrica settimanale "Le tende di Abramo" dedicata al dialogo interreligioso tra i tre monoteismi di origine biblica.


organizzazione: CSSEO Centro Studi sulla Storia dell'Europa Orientale