Ask the dust. Chiedi alla polvere

Mostra

Festival dell'economia
Di mostra in mostra
PROGRAMMA IN PIAZZA

Fotografie di Piero Cavagna e Jacopo Mazzonelli
Oltre la documentazione di architettura industriale, un documentario visivo racconta il presente con un percorso artistico e metafisico che ne coglie l'anima, le emozioni, gli aspetti più intimi. Del passato e del presente.

Piantine alte dieci centimetri che sembrano betulle piegate dal vento nella tundra siberiana, vetri graffiati, un paio di guanti e una scarpa abbandonati, orme sulla polvere - indubitabile richiamo lunare, mosche morte in un barile di liquido rossastro: non mancano davvero le sorprese nella mostra fotografica “Ask the Dust” di Piero Cavagna e Jacopo Mazzonelli, una delle tappe culturali all'internodel Festival dell'Economia (al Foyer dell'auditorium S. Chiara). Un progetto che intende documentare in una forma particolare una tappa importante nella vita della realtà industriale della città di Trento: la chiusura dell'Italcementi, una delle aziende più grandi della città, importante per la sua valenza sociale ed economica nella storia della città.
Una mostra che è anche, nel titolo, omaggio ad uno dei grandi scrittori “popolari” del Novecento, il John Fante di “Chiedi alla polvere”, appunto “Ask the Dust” nell'edizione originale americana.
Quella indagata dall'obiettivo di Cavagna e Mazzonelli non è dunque solamente una documentazione di architettura industriale - la fabbrica dimessa, i relitti industriali, i muri sbriciolati, i vetri a pezzi, i macchinari e gli oggetti abbandonati - quanto piuttosto il coraggioso tentativo di percorrere una documentazione viva che racconti sì il presente ma possa diventare anche un cammino più artistico e metafisico. A cogliere un'anima, le emozioni, gli aspetti più intimi. Del passato e del presente.
L'idea di queste serie è nata dalla necessità di avvicinarsi alla storia della fabbrica Italcementi attraverso i suoi dettagli anziché attraverso una ricognizione generale della struttura industriale. Questa attenzione al dettaglio, al particolare, ad un'idea seriale di analisi di brevi elementi ha generato alcuni percorsi fotografici.
Una serie di vetri semi-frantumati e muri ricoperti di depositi di polvere accumulata nel corso degli anni. Polvere che descrive geometrie impossibili quasi a ricordare i disegni dei laghi ghiacciati e gli ancestrali graffiti delle caverne; dai vetri, resi opachi dallo strato di polvere, l' operaio riceveva solamente la luce per il lavoro percependo un di fuori fatto di sagome in movimento.
Una selezione di oggetti che occupano parte degli spazi dove una volta si lavorava, testimoni di un luogo abbandonato e segno di una presenza di persone cha ancora abitano saltuariamente la fabbrica e la piegano ai loro bisogni: elementi esterni che entrano a far parte del repertorio archeologico della struttura.
Una serie antologica concentrata sulla descrizione del paesaggio circostante visto da un'apertura rettangolare. Una finestra dai contorni grezzi e sbriciolati che pare quasi un occhio remoto che osserva un paesaggio in parte nuovo, in parte in costruzione (come la strada nuova del Doss Trento), ed in parte rimasto intatto da secoli. La visione in bianco e nero di un esterno prefigurandosi una realtà “dentro” a colori, un omaggio al Tarkowskij di Stalker e un'inversione della prospettiva che ha sempre pensato il mondo dentro grigio e in bianco e nero.

Una sequenza di tracce lasciate sulla polvere e sul cemento della fabbrica dalle varie presenze umane nel corso del tempo. Orme che ricordano - anche per l'ambientazione quasi lunare - l'impronta di Armstrong del luglio 1969. Il segno di una traccia e di una presenza: l'uomo, qui, c'è stato, il segno di un capitale umano non sempre tenuto nella migliore considerazione.
Il progetto ASK THE DUST - ITALCEMENTI - realizzato grazie alla Provincia autonoma di Trento e alla Federazione della Cooperazione trentina, si compone di un lavoro fotografico in mostra su 18 grandi panelli opalini retroilluminati inseriti in un ambiente completamente buio ideato e coordinato dal fotografo Piero Cavagna, realizzato con l'artista Jacopo Mazzoneli e allestito con l'architetto Gabriella Daldoss.
Il progetto ASK THE DUST - ITALCEMENTI è anche un libro autoprodotto, in edizione speciale numerata di 500 copie, di cui 100 numerate e firmate dagli autori e contenenti ognuna 2 C-Print delle dimensioni 1,7x19.


organizzazione: Promotori Provincia Autonoma di Trento, Comune di Trento, Università degli Studi di Trento - Organizzatori Sole 24 Ore, Editori Laterza