Aski Parè
Oriente Occidente 2006
Danza
Difé Kako (Guadalupa)
Aski Parè
Coreografia di Chantal Loïal
Prima nazionale
Coreografia Chantal Loïal
Assistente alla coreografia Nadine Mondziaou
Collaboratore per la realizzazione Jean-Michel Vanson
Musica originale e direzione musicale Jacques Delamare
Musicisti Jacques Delamare, percussioni, Viviane Arnoux e Sébastien Malherbe, fisarmonica, canto e campane, Laurent Loit, basso e percussioni
Luci Eric Pernot
Tecnico luci Emmanuel Gary
Costumi Olivier Bernard
Danzatori Emmanuelle Cherioux, Nadine Mondziaou, Tania Jean, Rita Ravier, Julie Sicher
Spettacolo coprodotto da Centre Chorégraphique National de Nancy, Centre Chorégraphique dOrléans, Scène National de Vandoeuvre
durata 60 minuti
La passionalità del movimento, mescolata alla potenza delle percussioni, alla nostalgia della fisarmonica e al graffio del basso-chitarra, polverizza ciò che di negativo esiste nella fine di un amore..
Un amore della Guadalupa
Viene dalla Guadalupa, una delle Piccole Antille francesi e più esattamente dalla sua capitale Pointe-à-Pître, la coreografa Chantal Loïal che abbiamo conosciuto e visto danzare ripetutamente nella leggiadra compagnia Montalvo-Hervieu. Ma questa volta Chantal presenta in prima nazionale il suo gruppo, Difé Kako, fondato a Parigi nel 1994, e una pièce, Aski Parè (ha debuttato in Francia nel gennaio scorso) esplicativa della sua inesausta e appassionata attività di divulgazione della tradizione folcloristica, anche musicale, delle Antille e africana. A differenza di tanti protagonisti della coreografia odierna, Chantal non punta a far emergere o ad amalgamare le differenze culturali, i modi di danzare opposti, di vivere e riflettere sulle esperienze quotidiane con quello spirito di ecumenica globalizzazione che ebbe padri storici anche sul versante ballettistico e proprio in Francia (si pensi a Maurice Béjart).
Pur essendosi destreggiata con estrema professionalità tra tante e diverse compagnie contemporanee francesi (quella di Jérôme Deschamps, ad esempio) e avendo appreso il valore della lentezza, del silenzio, delle nuances del movimento anche infinitesimale nelle Antille la danza è veloce ed energetica, il folclore è un cataclisma che non deve mai annoiare il pubblico, dice Chantal Loïal preferisce far rivivere a ogni spettacolo (sino a oggi ne ha confezionati una decina e tutti accolti nelle sfilate del Carnevale delle Antille e della Martinica) lo spirito del léwoz ossia della festa intesa come riunione famigliare di danza e musica percussiva, tipica delle Antille, già ai tempi della schiavitù. Certo nel soggetto di Aski Parè storia della frustrazione femminile allindomani della fine di un amore e nella sua spoglia messinscena ravvisiamo più di un collegamento con la danza europea. Una sedia (di quante sedie si è popolata la coreografia anni Quaranta di Béjart o il teatrodanza della Bausch?) marca lassenza delluomo desiderato in una lucida e a tratti feroce cronaca di un abbandono. Loïal nutre il suo Aski Parè di accortezze coreografiche occidentali.
Cinque interpreti, tra le quali non compare la coreografa, danzano e cantano il loro dolore e in questo sfogo sublimano la sofferenza nel tentativo di risorgere. La passionalità del movimento, mescolata alla potenza delle percussioni, alla nostalgia della fisarmonica e al graffio del basso-chitarra (tutte le musiche create ad hoc ripercorrono il repertorio tradizionale africano e delle Antille), polverizza ciò che di negativo esiste nella fine di un amore per dar vita a un possibile nuovo inizio.
Marinella Guatterini
organizzazione: Ass. cult. Incontri Internazionali di Rovereto - PAT Ass. Cultura - Comune Rovereto Ass. Cultura - Ministero Beni e Attività Culturali - Regione T-AA - APT Rovereto - MART Centro Internaz. Danza - ASM Rovereto - Cassa Rurale Rovereto