Aspettando i naufraghi
Orso Tosco arriva in città, a Rovereto
Come non incuriosirsi se siamo in Trentino ed arriva a trovarci un autore che di none fa Orso e di cognome Tosco?
Il suo - a detta di molta stampa - è stato uno degli incontri irrinunciabili del Salone del Libro di Torino.
Per molti “Aspettando i naufraghi” è uno dei libri italiani della stagione: lo pubblica la Minimum Fax, casa editrice capace di lanciare autori come Paolo Cognetti.
Orso Tosco è scrittore e sceneggiatore ed in giro se ne parla come di un portento.
Nel suo romanzo il protagonista è fra i partecipanti ad una festa che si traduce in un suicidio collettivo, ma lui è l’unico a non premere il grilletto, decidendo di trascorrere il tempo con il suo anziano padre ricoverato in un sanatorio perché affetto da una malattia mai accettata...
La trama
Tra i partecipanti a una festa sfrenata che si conclude con un suicidio collettivo, Massimo è l’unico a non premere il grilletto. Eppure la fine è vicina, per tutti. La guerra incombe, e i Naufraghi stanno arrivando. In pochi mesi, quello che inizialmente sembrava soltanto un gruppetto di invasati è cresciuto in modo inarrestabile, tanto da sovvertire l’intero ordine globale. L’unica caratteristica che lega i suoi componenti è l’abbandono di ogni comunicazione verbale. I Naufraghi si esprimono mediante le loro azioni, azioni che sono violente, distruttive, definitive. Per uccidersi o farsi ammazzare, un posto vale l’altro, Massimo lo sa bene. Ma all’ultimo momento decide di trascorrere il poco tempo che gli rimane con Piero, suo padre, confinato all’Hospice San Giuda, un sanatorio incastonato tra le valli di un entroterra che somiglia molto a quello ligure. Massimo non è mai riuscito ad accettare la malattia del padre, ma ora, sentendosi ugualmente spacciato, è lui ad avere bisogno della sua presenza. Un analogo cambio di prospettiva consentirà anche agli altri abitanti dell’Hospice di resistere al peso della disperazione. Che si tratti del Dottor Malandra, timido chirurgo morfinomane; di Guido, infermiere, alcolista, ultras; di Olga, suora in lotta contro la felicità e contro il proprio passato, tutti comprenderanno l’ultima, possibile verità: che ci può essere speranza senza speranza.
Con uno stile potente e attraverso continui sconfinamenti nel fantastico, Orso Tosco riesce a darci una rappresentazione quanto mai reale delle motivazioni segrete che ci spingono a vivere, fino all’ultimo respiro. E, forse, persino dopo.
Se non vi fidate di noi, fidatevi di Fabio Stassi che della narrativa italiana di Minimum Fax è l'editor: quello di Orso Tosco è un libro che farà molto parlare di sè...
organizzazione: Libreria Arcadia - Rovereto